“Ieri, 27 agosto 2022, ho dovuto prendere atto della presenza a Tor San Lorenzo del Rony Roller Circus, in cui vengono proposti spettacoli con individui di altre specie.
Un circo con animali non umani non è divertente, non è educativo ma anacronistico e crudele in quanto prevede la riduzione in schiavitù e lo sfruttamento addirittura per fini ludici. Ricordo in questa sede che il problema non sono tanto gli “abusi“, per quanto frequenti (ovvero modi di trattare gli animali che fuoriescono dagli standard previsti dalle attuali leggi) quanto la normalità. Il fatto che un grosso felino sia nato in gabbia non è motivo sufficiente perché vi debba rimanere e perché debba subire addestramenti volti a far divertire un pubblico di umani. Sussiste la possibilità di inserimento in santuari dedicati, fuori da gabbie e fuori da prestazioni di lavoro imposte, in un ambiente più idoneo a rispettare le loro esigenze etologiche.
Non si tratta quindi di allungare le catene, di trattare “meglio” gli animali non umani, di ingrandire le gabbie: il fine sono gabbie vuote, a maggior ragione se il fine è quello meramente ludico. Il circo è forse davvero lo spettacolo più bello del mondo, un magnifico bagaglio di esperienza artistica, una tradizione che fuoriesce da molto intrattenimento contemporaneo, standardizzato, usa e getta, volgare, superficiale e con bassi profili professionali, come si vede spesso in televisione.
Nei circhi troviamo invece sempre grandi artisti e professionisti, si va dalla complessa figura artistica del clown (comica, eccentrica, folle e triste al contempo) all’acrobazia all’equilibrismo ai giocolieri ai mimi e molto altro ancora.
E’ lo spettacolo più bello del mondo qualora non preveda l’utilizzo di animali non umani, nessun animale non umano, scelta già attuata con successo da diversi circhi – a prescindere dalle motivizioni alla base – e con notevole affluenza di pubblico. Solo una scelta di questo genere sarà in grado di mantenere e far prosperare questa realtà meravigliosa e unica al mondo. Una scelta del genere merita non solo grande affluenza di pubblico ma anche finanziamenti maggiori di quelli attuali, a nostro avviso.
Ci troviamo in un’epoca di grande transizione: dopo aver superato (almeno in parte o sulla carta …) con grandi battaglie i confini di “razza” sesso e classe ci stiamo avvicinando al superamento dei confini di specie.
In Italia, come fanalino di coda in Europa, esiste già una legge contro i circhi con animali, si attende il decreto attuativo. Nel frattempo i comuni agiscano per fare informazione dichiarando tali spettacoli eventi non graditi e altamente diseducativi per bambine e bambini.
(Silvia Molé, segretaria dell’associazione Parte in Causa)
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