Gianluca Arrighi trascorre da sempre buona parte dell’estate nella sua residenza di Tor San Lorenzo, a un passo dall’omonima e antichissima torre costiera del Lazio chiamata La Pomposa dai turchi per la sua suggestiva bellezza. Un luogo che il noto scrittore e criminalista romano ha nel cuore e dove spesso trova l’ispirazione per i suoi romanzi gialli. “Tor San Lorenzo, nonostante le note problematiche di cui soffre, racchiude in sé tutta la magia del mar mediterraneo”, ha dichiarato Arrighi. “Mi addolora molto vedere come la bellezza di questo territorio continui ad essere trascurata e non valorizzata. Oltre a meravigliose spiagge con distese di sabbia finissima e bianca che si tuffano nel mare, in questa parte del litorale romano si possono ancora trovare gli ultimi lembi delle foreste tipiche delle pianure laziali. Ma anche la stessa Ardea è una città magica e misteriosa – racconta Arrighi – dove gli scavi archeologici più recenti hanno dato alla luce labirinti di stanze, corridoi, verande, forni e cisterne. Il fascino della storia si respira ovunque in questo territorio, abitato sin dal paleolitico e nel quale sono state rinvenute tombe risalenti all’età del rame, capanne costruite durante l’età del ferro e importanti necropoli. Ad Ardea le ricchezze della storia si sono sovrapposte, dalla preistoria fino al Medioevo e ai nostri giorni, lasciando a questa città un patrimonio inestimabile. Mi rifugio qui ogni volta che ho bisogno di fuggire dal caos di Roma e ritrovare la concentrazione necessaria per iniziare un nuovo lavoro”, ha concluso lo scrittore che presto regalerà ancora ai suoi lettori nerissime e avvincenti storie da brivido.