Il teatro Vascello e la sua compagnia La Fabbrica dell’Attore propongono una maratona letteraria. Gratis. Che significa? Significa che Manuela Kustermann (direttrice artistica e curatrice del progetto) e l’attore Alkis Zanis leggeranno il romanzo La vita istruzioni per l’uso di George Perec. A puntate e in diretta streaming dal Teatro Vascello: il primo appuntamento da segnare in agenda è dal 15 gennaio 2021, ma sarà bisettimanale il venerdì alle ore 21 e il sabato alle ore 19.
È il concetto che se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto, dove è il teatro chiuso per Covid-19 a entrare nelle nostre case. E il capolavoro di Perec merita il progetto. La vita istruzione per l’uso è un meccanismo ingegnoso e che ha divertito migliaia di lettori in tutto il mondo.
Il libro è ambientato in un vecchio palazzo parigino di dieci piani situato in una strada inventata al quale Perec dà forma e contenuto infondendogli vita in 500 pagine che contengono 700 storie che si svolgono in 100 anni.
Un iper romanzo adorato da Calvino, un ritratto maniacale di interni ed arredi, che si svolgono in 8 piani più il pianoterra e le cantine con molti appartamenti di varie grandezze con numerose stanze.
Un caseggiato rettangolare, un quadrato allungato di 10 caselle per lato, per un totale di 100 caselle come su una scacchiera.
La narrazione di Perec procede come la pedina del cavallo negli scacchi, di stanza in stanza (ogni stanza una casella) senza mai tornare nella stessa camera, (si può tornare nello stesso appartamento, solo se questo ha più stanze).
Ciascuna camera-casella rappresenta un capitolo, ma i capitoli sono 99 più un preambolo e un epilogo e non 100 come si potrebbe pensare, il perché si scoprirà solo alla fine del libro.
Il libro di Perec oltre ad essere concepito come una scacchiera è soprattutto immaginato come un puzzle; il libro infatti è composto da moltissimi frammenti, tanti capitoli e racconti che assumono senso solo se combinati tra loro.
Come dice Perec: un pezzo del puzzle se preso da solo non può restituire un’idea dell’insieme che andrà a costituire l’elemento non preesiste all’insieme, non è più immediato né più antico, non sono gli elementi a determinare l’insieme, ma l’insieme a determinare l’elemento.
È curioso notare che il termine francese per definire il singolo pezzo di un puzzle è piéce, lo stesso per indicare la stanza di un appartamento ed è lo stesso per indicare nel teatro un’opera.
Ogni appartamento ha una sua storia, un suo insieme che si definisce attraverso una serie di collegamenti reciproci e non, nel tempo e nello spazio.
Ciascun elemento può far scaturire un’infinità di storie, una continua proliferazione di racconti, come in una scatola cinese, una storia ne contiene un’altra che a sua volta ne racchiude un’altra e così via. Un libro potenzialmente infinito, un genere letterario per cui Calvino coniò la definizione Iper romanzo.
Un libro che è anche un dizionario, un’enciclopedia, pieno di eventi, racconti, personaggi, luoghi, ricordi, un mondo letterario in cui possa rispecchiarsi il mondo reale.
Perec cerca di fermare il tempo descrivendo la vita minuziosamente e elencando le cose nel loro dettaglio più infinitesimale, ma in realtà il libro copre solo una giornata, il 23 giugno del 1975 poco prima delle 8 di sera.
Un capolavoro assoluto scritto in 9 anni da un geniale ebreo polacco nato il 7 Marzo 1936 e morto il 3 Marzo 1982.