La decisione di lasciare chiusi gli impianti sportivi sino a fine aprile, di fatto dimostra che anche l’attuale Governo prosegue a colpire lo sport e gli sportivi italiani. Se la decisione verrà confermata di fatto rappresenta lo stop senza appello ai circa 10 milioni di italiani, di ogni età, che per passione svolgono attività sportiva per il proprio benessere psico-fisico fra scuole di calcio e palestre, piscine ed arti marziali, corsi di basket e di pallavolo, sino alle scuole di danza.
Giustissimo contrastare in tutti i modi il diffondersi del covid, ma proseguire ad interdire senza appello chi vuol svolgere in massima sicurezza una attività sportiva che peraltro contribuisce al benessere di chi lo pratica in strutture che hanno dimostrato, come le palestre e gli impianti, di essere LONTANI DA QUALUNQUE criticità per la diffusione del virus secondo noi è grave. Ricordiamo che i proprietari degli impianti sportivi e chi li gestisce si sono adeguati a tutti i protocolli sanitari affrontando spese ingenti. Come tutti coloro che frequentano questi impianti sportivi hanno dimostrato di adottare il massimo del comportamento corretto ed adeguato al grave momento che da tempo stiamo vivendo. Certamente non si può dire lo stesso per chi gestisce il trasporto pubblico soprattutto delle grandi città, prima fra tutte la Capitale.
E’ la polemica lanciata da Giuliana Salce, ex campionessa del mondo di marcia e Responsabile per il Lazio del Movimento Ecoitaliasolidale e Piergiorgio Benvenuti, cintura nera di Judo e Presidente di Ecoitaliasolidale,
Intanto ci chiediamo chi ripagherà i soldi dei privati gestori che hanno con la massima urgenza adeguato le strutture sportive per garantire la sicurezza sanitaria, perché anche il nuovo Esecutivo prosegue a penalizzare gli italiani che vogliono praticare attività motoria e sportiva, pratica universalmente riconosciuta altamente positiva per la salute. Ed ancora cosa sarà del futuro dello sport italiano se anche il nuovo Governo prosegue a bloccare lo sport. Un diritto quello di poter praticare sport –vorremmo ricordare proseguono Salce e Benvenuti– sancito anche dalla Costituzione Italiana all’art. 32.
Abbiamo avuto fiducia nel nuovo Governo sperando nella discontinuità rispetto all’Esecutivo Conte –concludono Salce e Benvenuti– ed a tutt’oggi auspichiamo un cambio di passo anche nello sport che rappresenta quasi il due per cento del PIL del Paese, per non parlare dell’indotto e della contrazione della spesa sanitaria nazionale determinata dal benessere scaturito dalle attività fisiche.