“Come si può agire, dunque, per risollevare le sorti economiche e finanziarie dei nostri concittadini? Se, da una parte vanno incrementati i finanziamenti a fini assistenziali e sociali – prosegue Iniziativa comune -, dall’altra il governo nazionale dovrebbe lavorare con maggior concretezza nei settori della pubblica istruzione e del lavoro, visto e considerato che l’incidenza della povertà assoluta diminuisce al crescere del titolo di studio della persona di riferimento della famiglia e lì dove nel nucleo familiare sono presenti più membri che hanno una occupazione. Evidentemente una assioma semplice ma che spesso i nostri politici non sono riusciti a concretizzare – conclude -. Al contrario, il governo Meloni ci riuscirà? In ballo c’è il futuro sociale ed economico del nostro paese oltre al rilancio del nostro sistema produttivo. Bisogna fare presto”.
Sociale: Iniziativa comune, in Italia 10 milioni di poveri, istruzione e lavoro per combatterla
In Italia “10 milioni di persone vivono in condizione di povertà” e per combatterla “da una parte vanno incrementati i finanziamenti a fini assistenziali e sociali, dall’altra il governo nazionale dovrebbe lavorare con maggior concretezza nei settori della pubblica istruzione e del lavoro”. E’ quanto si legge in una nota di Iniziativa comune, in acronimo Euromò – Uomini liberi per l’Italia e l’Europa condotta dal gruppo di Cooperazione e Proposte guidato da Carmela Tiso e dal portavoce Attilio Arbia. “Mentre gran parte dell’attenzione mediatica è rivolta al progetto di Made in Italy su Marte e alla missione interplanetaria per il trasferimento sul pianeta rosso di un macchinario in grado di produrre manufatti utilizzando le risorse presenti su Marte, Iniziativa Comune ricorda sommessamente che nel nostro Paese 10 milioni di persone vivono in condizione di povertà”, spiega. Nello specifico “secondo alcune autorevoli stime relative all’anno 2021, sarebbero in stato di povertà assoluta poco più di 1,9 milioni di famiglie e circa 5,6 milioni di individui – aggiunge -. Siamo di fronte a numeri che Iniziativa comune considera allarmanti e di una gravità inaudita, ai quali si aggiungono peraltro migliaia di imprese, strozzate da debiti miliardari, che rischiano di far ingrossare le file della povertà con pesanti conseguenze per l’occupazione di circa 3 milioni di persone”.