I lavoratori siracusani e l’ONA in un sit-in contro l’amianto
Tutto pronto per il sit-in del 6 marzo. L’iniziativa organizzata che vede accanto all’Osservatorio Nazionale Amianto Siracusa , i lavoratori ex esposti all’amianto ed ex dipendenti delle Industrie Meccaniche Siciliane – Iniziativa Sicilia – Si.Te.Co, ubicato in C/da Vallone del Feudo, Priolo Gargallo. I lavoratori si riuniscono davanti il sito per sensibilizzare le istituzioni regionali e locali, nonché i cittadini, sulla problematica della presenza di amianto nell’impianto industriale.
«Rivolgiamo un appello al Capo dello Stato. Perché garante della Costituzione, perché intervenga per fermare la strage. Attesa l’assenza di sensibilità delle Istituzione, nazionali e regionali. Mio padre, Concetto La Ferla, è morto di mesotelioma. Dopo una vita di lavoro in esposizione all’amianto. Ucciso da queste fibre assassine che entrano nel polmone e lo ‘pecciano’ (bucano). Sono intenzionato ad andare fino in fondo. Per dare dignità a mio padre e a tutti gli altri lavoratori deceduti. Assistiamo alla vergogna della legge Fornero. Mentre qui stiamo morendo tutti. In Sicilia si muore. E nessuno alza un dito. E poi c’è una disoccupazione enorme. Questo aumenta il ricatto occupazionale che noi dell’ONA intendiamo fermare». Dichiara il Sig. Fabio La Ferla, stretto collaboratore dell’Avv. Ezio Bonanni in Sicilia.
Le dichiarazioni dei lavoratori siciliani
«L’ONA Sicilia e l’ONA Nazionale sono critiche nei confronti di tutte le forze politiche. Sia di chi ha governato. Sia di chi, populisticamente, sbandiera di voler difendere i lavoratori. Per poi tradurre il tutto solo in consenso elettorale. Un consenso del tutto sterile rispetto alla tutela dei beni più preziosi costituiti dalla salute e dall’ambiente». – dichiara il Sig. Calogero Vicario, coordinatore regionale ONA.
Calogero Vicario chiama tutti alla mobilitazione davanti alla Portineria dello stabilimento di Priolo Gargallo. È necessario chiedere a gran voce alle autorità competenti la piena applicazione della legge regionale n. 10 del 2014 sulle patologie derivanti dall’esposizione all’amianto.
“Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto”. Infatti, ai sensi dell’art.5, comma 4, della suddetta legge prevede che tutti i soggetti imprenditoriali svolgano attività di bonifica e smaltimento dell’amianto.
I dettagli dell’incontro allo stabilimento
L’incontro sarà occasione di richiesta. Una richiesta alle autorità competenti per intervenire con urgenza nell’esecuzione della mappatura. Ed infine la bonifica e decontaminazione del sito con la presenza di amianto in cui ha operato Industrie Meccaniche Siciliane fino al 2011.
I dimostranti, affiancati dai rappresentanti dell’ONA Siracusa, sono altresì intenzionati a chiedere al Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, che venga emesso un atto di indirizzo regionale, equipollente a un atto di indirizzo ministeriale, con l’obiettivo di garantire i benefici contributivi per il prepensionamento amianto ai lavoratori che hanno lavorato presso il sito di Vallone del Feudo e a tutti i lavoratori petrolchimici della regione siciliana.
«È fondamentale che la politica si attivi per le bonifiche e per trasformare questa nostra Sicilia in una grande cantiere. Infatti con la Legge Regionale che ero riuscito a far approvare, la bonifica avrebbe comportato il rilancio della edilizia, nuovi posti di lavoro e sicurezza, e quindi ambiente e salute rispetto a povertà e morte, il risultato di una politica scellerata in Sicilia, come nel resto d’Italia». Dichiara il Dott. On.le Pippo Gianni, già più volte Parlamentare nazionale e regionale.
Un invito, infine, sarà rivolto alle istituzioni regionali per garantire un’immediata e obbligatoria sorveglianza sanitaria presso l’Ospedale “Muscatello” di Augusta, quale Centro di Riferimento Regionale per l’amianto, ai fini di una diagnosi precoce di eventuali patologie asbesto correlate.