“Abbiamo appreso con stupore che è stato istituito, presso il ministero della Salute, un gruppo di lavoro incaricato di redigere la bozza del decreto ministeriale con il quale saranno definite e regolate – per la concessione dell’accreditamento istituzionale e della successiva contrattualizzazione – le modalità di svolgimento delle attività di controllo, vigilanza e monitoraggio per la valutazione delle prestazioni erogate dalle strutture sanitarie di diritto privato del Servizio Sanitario Nazionale in termini di qualità, sicurezza ed appropriatezza. Si tratta, quindi, delle determinazioni che conseguono al cosiddetto decreto Concorrenza”. Lo dichiara in una nota Barbara Cittadini, presidente nazionale di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata.
“Tale decisione – prosegue – contravviene all’impegno assunto dal Governo, attraverso una raccomandazione approvata in Parlamento la quale prevedeva la consultazione delle organizzazioni nazionali più rappresentative delle strutture sanitarie di diritto privato, nell’ambito della revisione delle misure previste per la concorrenza e la tutela della salute. Ma così non è stato”.
“Abbiamo inviato una lettera al ministro Roberto Speranza – spiega Cittadini – per evidenziare tutto il nostro disappunto per tale decisione. Questa chiusura vìola un principio di civiltà giuridica che guida il nostro ordinamento e che sancisce, come fondamentale, la partecipazione dei soggetti di diritto privato nel processo decisionale pubblico. Una scelta, questa, che – evidenzia la presidente Aiop – a nostro parere contrasta anche con la ratio dell’atto di indirizzo, recentemente emanato dallo stesso ministero, nel quale sono stabilite le modalità di partecipazione ai processi decisionali da parte delle associazioni, delle organizzazioni di cittadini e di pazienti impegnati su tematiche sanitarie”.
“Auspichiamo che il nuovo Governo applichi la procedura per quanto attiene la consultazione degli interessati: la sanità di diritto privato è parte integrante del SSN, al quale dà un contributo essenziale e i poteri pubblici non possono escluderla dalla fase della predisposizione delle regole del settore” conclude Cittadini.