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Sabato 11 novembre ad Ostia conferenza stampa contro l’atto criminoso al giornalista Daniele Piervincenzi

SABATO 11 NOVEMBRE, ORE 14, CONFERENZA STAMPA DEGLI ORGANIZZATORI DEL CORTEO

via Cardinal Ginnasi angolo piazzale della stazione del lido

Si parlerà delle modalità e dei temi della manifestazione.

Di seguito l’appello della manifestazione:

Le realtà e i singoli riuniti nell’assemblea del 9 novembre lanciano un appello di adesione alla manifestazione dell’11 novembre a Ostia.

Non è per una sola testata che scendiamo in piazza ma per la storia e le responsabilità politiche che hanno come triste epilogo il violento gesto contro il giornalista.

Durante il commissariamento le istituzioni si sono trincerate dentro le stanze del Municipio lasciando i cittadini ad affrontare l’ascesa dei fascisti del terzo millennio a suon di aggressioni e pacchi alimentari, e di un pezzo di criminalità che schiva i grandi processi e stringe alleanze economico-politiche proprio con Casa Pound Ostia.

Nel silenzio dei grandi partiti in questi anni è continuata a crescere la disoccupazione, la dispersione scolastica, l’impoverimento. la mancanza di casa, la mancanza di luoghi culturali e sociali.

Questo ha permesso a fascisti e criminali di accrescere il loro consenso, speculando sulla disperazione e i bisogni della gente.

I grandi poteri del territorio non sono stati toccati e la mafia su Ostia è diventata folklore, dimenticando le grandi speculazioni dei mondiali di nuoto, del porto turistico, delle opere compensative mai realizzate e tanto altro.

Al contrario di quanto dichiarato dall’ex commissario prefettizio Vulpiani, in questi anni non c’è stata nessuna tregua. Si sono susseguite aggressioni, intimidazioni e minacce, e i veri problemi del quartiere non sono stati risolti.

Sono anni che i cittadini, i militanti, gli studenti e i volontari denunciano il clima che si respira sul territorio, e siamo rammaricati che sia stata l’aggressione a un giornalista Rai a risvegliare l’attenzione su una situazione che fino a quando ha riguardato semplici cittadini non ha avuto l’onore delle prime pagine.

Per tutto questo se i rappresentanti delle istituzioni decideranno di intervenire sabato gli verrà chiesto di sfilare come tutti gli altri, non in prima fila.

Saranno i cittadini antifascisti a scendere in piazza perché c’è la necessita di ritrovarsi intorno a valori comuni, perché “ la mafia è una montagna di merda” si, e noi sappiamo bene da dove arriva.

Domani scendiamo in piazza per uscire dall’isolamento a cui media e istituzioni ci hanno condannato, ribadendo che il vero degrado delle periferie sono il fascismo la mafia.

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