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Rubrica “Cinema e cibo” – Perfetti sconosciuti

Per la rubrica “Cinema e cibo”: Perfetti Sconosciuti

Regia: Paolo Genovese. Attori principali: Valerio Mastandrea, Kasia Smutniak, Marco Giallini, Alba Rohrwacher, Edoardo Leo, Anna Foglietta, Giuseppe Battiston.

Un film che manifesta la dura realtà di oggi, comprese nevrosi, segreti, avventurine e bugie. Un cast che veste perfettamente i ruoli dei personaggi, dalle loro ansie, paure e indecisioni, personaggi che valorizzano l’amicizia in modo superbo ma che alla prima difficoltà non disdegnano di calpestarla. Tradimenti, omofobie e vergogna si avvicendano in una serata tra amici di vecchia data. Eva e Rocco invitano a cena a casa loro i propri amici. Durante la cena, Eva propone a tutti di mettere sul tavolo il proprio cellulare e di rivelare ai presenti il contenuto di tutte le comunicazioni che riceveranno nel corso della serata; anche se con qualche tentennamento tutti accettano, ma quello che doveva essere un gioco si trasforma ben presto nell’occasione per rivelare tutti i segreti dei commensali. Si scopre così che Rocco è da tempo in analisi all’oscuro della moglie, anch’ella analista, e che questa ha intenzione di rifarsi il seno. Bianca si sente con il suo ex all’insaputa del marito. Cosimo oltre ad avere un’amante, rimasta incinta durante il loro ultimo rapporto, ha una relazione con Eva, moglie di Rocco. Lele ha anche lui un’amante, Carlotta intrattiene una relazione online con un altro uomo, mentre Peppe rivela la propria omosessualità. Si scopre inoltre che Carlotta, guidando ubriaca, ha ucciso un uomo, ma dell’evento si è assunto la responsabilità il marito, in modo da evitare il carcere alla donna. La cena si articola fra momenti goliardici e altri di forte contrasto, ma a serata conclusa si scopre che il gioco dei cellulari in realtà non è mai avvenuto e i commensali se ne ritornano a casa, dopo quella che è stata un’ordinaria cena tra amici. La cena quindi come momento di unione e separazione fra amici di vecchia data mentre il vero protagonista è il vero oggetto di culto dell’era moderna…il proprio cellulare! Ciò che rimane sono solo i segreti che restano tuttavia nella sola coscienza dei trasgressori. Il film è stato accolto molto positivamente dalla critica. Sono stati apprezzati soprattutto la costruzione della sceneggiatura, la regia, la recitazione da parte di tutti gli interpreti e la qualità dei dialoghi. Il film ha debuttato al primo posto dei film più visti della settimana, con un incasso di € 3.325.953 nel solo primo weekend. Ha superato i 16 milioni, imponendosi come secondo miglior incasso dell’anno per il cinema italiano, dopo Quo vado? Di Checco Zalone. Il successo, sia di incassi che di critica, ha fatto sì che da molti Paesi, come Francia e Stati Uniti, siano stati richiesti i diritti per un remake, «perché l’idea alla base della storia – spiega Giampaolo Letta di Medusa Film, produttrice e distributrice della pellicola – funziona a Roma, come a Tokyo e New York».

Danilo Tedone

(tratto dall’edizione cartacea de “L’Eco del Litorale” – Dicembre 2016)

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