Rottamazione Quater, la commissione Affari Costituzionali ha approvato un nuovo emendamento

Ti sei mai trovato a lottare contro il peso delle rate non pagate e il rischio di dover rinunciare a una possibilità di rottamazione? Se la risposta è sì, c’è una buona notizia che potrebbe farti sorridere.
Dopo un lungo dibattito politico, il Senato – commissione Affari Costituzionali – ha approvato un emendamento che riapre le porte alla rottamazione quater, dando una seconda chance a chi, pur avendo aderito al piano, ha poi decaduto per non aver rispettato il pagamento delle rate. Se ti trovi in questa situazione, potresti finalmente avere l’opportunità di sanare la tua posizione, ma come funziona esattamente?
A chi è rivolta la rottamazione quater?
La rottamazione quater non è un’opportunità aperta a tutti, ma solo a chi ha già aderito alla rottamazione in passato e ha visto la sua posizione decadere. Se per qualche motivo non sei riuscito a pagare le rate stabilite, ora hai la possibilità di rientrare nel piano, ma c’è un termine per l’adesione.
I contribuenti che hanno perso l’accesso alla rottamazione entro il 31 dicembre 2024, infatti, potranno presentare una nuova dichiarazione di riammissione entro il 30 aprile prossimo. Insomma, un’opportunità da non lasciarsi sfuggire, soprattutto se avevi già avviato la procedura e non vuoi perdere la possibilità di risolvere definitivamente il tuo debito con il Fisco.
Come funziona la nuova procedura di pagamento?
Se sei tra i contribuenti che possono riammesso alla rottamazione, avrai diverse opzioni per saldare quanto dovuto. Il pagamento potrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025, ma c’è anche la possibilità di optare per un piano rateale.

In questo caso, il debito verrà diviso in dieci rate annuali di pari importo, con la prima da pagare il 31 luglio 2025 e l’ultima nel 2027. Ma attenzione: su ogni somma da versare verranno applicati interessi al tasso del 2% annuo a partire dal 1° novembre 2023. Non una cifra esorbitante, ma comunque qualcosa da considerare per pianificare il pagamento.
Un altro aspetto importante è che, una volta presentata la dichiarazione di riammissione, sarà l’Agente della riscossione a comunicare l’importo totale dovuto e le scadenze delle rate al contribuente entro il 30 giugno 2025. Così, tutti sapranno esattamente quanto e quando pagare. Questo tipo di trasparenza potrebbe essere utile per evitare spiacevoli sorprese in futuro.
Le coperture finanziarie: dove vanno a finire i fondi?
Non solo gli individui trarranno vantaggio da questa misura. Il provvedimento prevede anche coperture finanziarie per l’attuazione della rottamazione quater. L’incremento del fondo per l’attuazione della delega fiscale ammonta a circa 283 milioni di euro per il triennio 2025-2027.
Una parte di questi fondi verrà recuperata attraverso le entrate derivanti dalla riammissione dei contribuenti, ma anche riducendo alcune spese. Un meccanismo complesso, che cerca di bilanciare le necessità di chi deve saldare i propri debiti e quelle del bilancio pubblico.
Quindi, per chi ha fatto fatica a mettersi in regola, questa potrebbe essere l’occasione che aspettavi per rimettere ordine nelle proprie finanze e chiudere una volta per tutte con il Fisco. Ma attenzione, la rottamazione quater non è una “bacchetta magica”: occorre fare i conti con i termini e le modalità di pagamento stabilite dal governo.
E, soprattutto, assicurarsi di rispettare le scadenze! Se hai avuto difficoltà a far fronte ai pagamenti in passato, questa potrebbe essere la tua ultima occasione per mettere tutto in ordine senza incorrere in sanzioni pesanti.
Cosa ne pensi? Pensi che questa misura sia abbastanza per aiutare chi ha incontrato difficoltà economiche? La riammissione al piano di rottamazione potrebbe davvero essere una soluzione per chi ha bisogno di un nuovo inizio finanziario, ma le vere sfide sono tutte nel modo in cui il piano sarà applicato a livello pratico.