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Roma: Lollobrigida, nel 2023 i poteri da vera Capitale

L’anno che comincia sarebbe finalmente quello giusto per il riscatto di Roma sul piano nazionale e internazionale: “Ciò su cui siamo molto concentrati – spiega il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, al “Messaggero” – è l’uscita dall’equivoco. Ovvero da una situazione paradossale per cui Roma viene considerata uno degli ottomila comuni italiani. Questo l’equivoco che sapremo superare. La città capitale nelle grandi nazioni è considerata un unicum. Anche da noi dev’essere così”. “Fratelli d’Italia – continua – è un partito protagonista da sempre di battaglie per Roma, grazie anche all’ordine del giorno del 2018, con prima firmataria Giorgia Meloni, che metteva in condizione tutto il Parlamento di impegnarsi a dare a questa grande metropoli più poteri e più risorse. Quel processo avviato da Meloni ha avuto il suo successo nel 2020 e questo ha portato tutte le forze politiche a proposte su questa materia. Il 2023 sarà con certezza l’anno in cui Roma acquista definitivamente il suo status legislativo di Capitale”. Il ministro osserva inoltre che “a Roma ci sono ministeri, sedi di organizzazioni internazionali, importanti authority: una serie di centri di spesa di cui si fa carico la città e questo deve essere compensato da adeguate risorse e poteri per garantire la necessaria efficienza. Ecco, Roma non sarà più trattata come un Comune qualsiasi”.

Ma anche in passato si sono sentiti questi discorsi: “Ora è cambiato tutto, c’è un governo nuovo e molto determinato sul potenziamento dello status della Capitale. Giorgia Meloni è la garanzia che il nostro esecutivo metterà Roma al centro della sua azione”. C’è invece chi ritiene che a causa dell’autonomia, la Capitale venga spogliata di poteri e impoverita: “Non vedo questo rischio. Da nessun punto di vista potrà esserci un processo di indebolimento. Al contrario, questo è il momento giusto, e atteso da tantissimo tempo, in cui Roma può tornare ad essere Capitale non solo sulla carta ma nei fatti”.

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