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Roma – Juventus Femminile: sputi all’allenatore bianconero?

Sabato 22 aprile allo Stadio Tre Fontane di Roma è andata in scena la partita di cartello della 23° Giornata di Serie A Femminile. Prima e seconda in classifica si sono sfidate in un match ricco di qualità tecnica e voglia, da una parte, di allungare il passo verso lo Scudetto e, dall’altra, di rimettere un briciolo in discussione la volata giallorossa. La vittoria è andata alle padrone di casa che, abbracciate dal caloroso tifo dei propri supporters, si sono lasciate andare a festeggiamenti più che giustificati: ormai è praticamente fatta per portare a casa la tanto ambita coppa. Ecco, proprio dei tifosi si è parlato parecchio nel post gara e nei giorni a seguire. Delle voci, dallo stadio e fuori, parlano di gesti antisportivi molto gravi, quasi inediti nel panorama del calcio femminile. Cerchiamo di fare chiarezza sull’accaduto.

L’episodio

L’allenatore della Juventus, Joe Montemurro, si avvicina alla giornalista Laura Gobbetti per la consueta intervista a fine gara e la prima domanda, inizialmente non capita dal mister, riguarda proprio il tifo giallorosso: “È sotto la curva della Roma, però ha visto quanto rispetto c’è nei suoi confronti?”, salvo poi non chiudere immediatamente la frase e aggiungere “Va beh, in questo momento mi dicono ‘così’ con la testa, mimando lo scuotimento del capo che vede davanti a sé (non è dato sapere da parte di chi). Montemurro chiede di ripetere e poi risponde, soffermandosi sulla seconda parte del quesito, ovvero quella del rammarico per i punti persi durante il campionato. Nel corso dell’intervista si continua a parlare di questioni di campo con una domanda da studio e la parola passa in fretta al coach della Roma, Spugna.

Il giornalista pubblicista di juventusnews24.com Mauro Munno, però, denuncia un fatto indegno. Un gruppetto ristretto di romanisti avrebbe sputato all’indirizzo dell’allenatore della Juventus Women durante tale intervista. A favore della tesi, si può vedere Montemurro dall’espressione scossa, che si inceppa più volte in una risposta e la giornalista che tronca la conversazione in tempi brevi. Dal video, però, non si vede di più.

I commenti illustri

Il tweet di Munno è stato ripreso e commentato anche da Martina Rosucci, centrocampista juventina attualmente indisponibile per infortunio:

“Che vergogna. A questo aggiungo i tanti insulti ricevuti dalle mie compagne dalla tifoseria dietro la panchina… Complimenti (emoji che rimette e una che applaude, ndr).Oltre a saper perdere bisogna anche saper vincere! Sono certa che ci sia anche una parte di tifoseria avversaria che non appartiene a questa ignoranza! Onore ai nostri tifosi che hanno saputo sempre vincere e perdere senza insultare mai gli avversari… D’altronde signori si nasce“.

Rosucci, così come Munno, non erano presenti allo stadio e quindi non sono da considerarsi testimoni oculari o uditivi di tale avvenimento. Ciò non toglie che la centrocampista riporta anche offese nei confronti della panchina della Juventus, informazione che le può essere facilmente arrivata dalle compagne lì collocate.

Anche Milena Bertolini, CT della Nazionale di calcio femminile, si è espressa a 90° Minuto in merito, rammaricata:

“Ci sono stati alcuni infiltrati che hanno sputato a Montemurro, che è un allenatore che stimo e che è una persona di grande correttezza. Questi episodi non fanno bene al calcio femminile che è un calcio pulito. Ma questi non sono tifosi della Roma che sono invece quelli della cornice dell’Olimpico nella gara col Barcellona, sono infiltrati.”

Aperte le indagini

Una cosa è certa e certificata: nel corso della partita sono stati registrati diffusi comportamenti di fair play. Un esempio è l’applauso del tifo giallorosso al rialzarsi della calciatrice olandese bianconera Lineth Beerensteyn, in piedi dopo una brutta caduta. La condotta gravissima di cui si parla, se venisse confermata, sarebbe quindi sicuramente circoscritta per numero di esponenti.

Il Procuratore Federale ha aperto un’indagine sull’accaduto, ed è in possesso delle relazioni degli ispettori presenti e delle dichiarazioni rese dopo la gara. Nei prossimi giorni ascolterà i tesserati coinvolti. La palla, ora, è tra i piedi della FIGC e della Procura.

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