Ztl Roma, chiesta una deroga per la circolazione delle auto alimentate a Diesel: ecco cosa sta accadendo nella fascia verde

Se vivi a Roma e ti capita di muoverti nella Ztl fascia verde, forse te lo sei chiesto: come cambierà la circolazione con il divieto di passaggio per le auto diesel Euro 5? A partire dal 1° novembre, infatti, le vetture con motore diesel fino a Euro 5 non potranno più accedere a quest’area di Roma, ma il Comune di Roma è pronto a chiedere una deroga alla Regione Lazio per permettere a questi veicoli di continuare a circolare.
E se da un lato la Regione Lazio aveva inizialmente sottolineato che la qualità dell’aria a Roma fosse migliorata, oggi è il Campidoglio a chiedere una riconsiderazione delle limitazioni.
Insomma, se fino a qualche mese fa sembrava che i piani per la città fossero ben definiti, adesso si apre un nuovo capitolo. E la richiesta di deroga per i diesel Euro 5 è solo l’ultima di una serie di provvedimenti legati alla qualità dell’aria e alla mobilità sostenibile. Ma cosa significa davvero questa mossa per la capitale? E perché il Comune si sta opponendo alle misure così drastiche?
Perché la deroga? I numeri dietro la decisione
Il Piano di risanamento della qualità dell’aria, riveduto dalla Regione Lazio nel 2022, ha già previsto la limitazione della circolazione per auto diesel Euro 5 e benzina fino a Euro 2, con divieti in vigore dal 1° novembre. Tuttavia, Roma conta circa 134.000 vetture diesel Euro 5, il 7,6% delle auto in circolazione.

Molti romani, quindi, si troveranno ad affrontare dei disagi se il provvedimento dovesse entrare in vigore senza alcuna eccezione. Ma l’assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patanè, ha spiegato durante l’evento “Quo Vadis, Roma?” che il Comune non intende applicare limitazioni così rigide senza prima aver esplorato altre opzioni.
La richiesta di deroga, quindi, mira a permettere alle auto con motore diesel Euro 5 di continuare a circolare, almeno per il momento. In altre parole, l’idea è quella di evitare sanzioni e difficoltà per i cittadini, senza però rinunciare alla lotta all’inquinamento.
Nel frattempo, Patanè ha ricordato le sanzioni che l’Italia ha già ricevuto a causa del superamento dei limiti di inquinamento. È un argomento serio, quello delle multe europee per la qualità dell’aria, e lo sfondo su cui si gioca questa discussione è proprio quello di evitare che Roma finisca di nuovo nel mirino dell’Unione Europea.
Cosa fare per migliorare la qualità dell’aria?
Ma la soluzione non può essere solo quella di concedere deroga dopo deroga. Roma è chiamata a prendere provvedimenti per migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’impatto ambientale. Ecco perché l’amministrazione sta cercando di rimediare con misure alternative.
Più ciclabili, potenziamento del trasporto pubblico e iniziative come lo smart working potrebbero essere soluzioni utili per limitare il numero di auto in circolazione. L’obiettivo, in fondo, è quello di ridurre l’inquinamento, ma senza penalizzare eccessivamente i cittadini.
Intanto, con la deroga richiesta, Roma continua a giocare la sua partita per bilanciare le politiche di mobilità e il rispetto delle normative europee. La Ztl fascia verde, come tutte le zone a traffico limitato, ha un ruolo chiave in questo gioco, ma senza l’adeguato controllo, il rischio è che anche le normative più stringenti restino solo parole sulla carta.
In ogni caso, una domanda rimane aperta: riuscirà Roma a trovare un equilibrio tra sostenibilità e esigenze pratiche dei cittadini? O il traffico sarà sempre più difficile da gestire, tra limitazioni e carenza di alternative reali?