Roma è nei guai: i cittadini sono senza parole, arriva un’invasione di una determinata tipologia di insetti, ecco quali sono

Hai presente quel rumore secco, improvviso, che senti nella notte e che ti fa alzare lo sguardo di scatto? No, non è solo suggestione. A Roma, da Ostia a Monte Mario, qualcosa si muove tra i quartieri. E vola. Da settimane infatti si moltiplicano le segnalazioni di blatte volanti, note anche come Periplaneta americana o, più informalmente, scarafaggi rossi.
Sono grosse, silenziose e sempre più presenti nei luoghi più impensabili: dalle cantine condominiali di San Paolo ai marciapiedi di Torpignattara, dove riescono persino ad atterrare sui panni stesi.
Questi insetti infestanti – sì, quelli “con le ali” – non sono un fenomeno nuovo, ma il loro numero è cresciuto in modo così evidente da far preoccupare diversi cittadini.
Soprattutto perché, anche se non sono direttamente pericolose, possono diventare un incubo nelle case, in particolare nei piani bassi e in ambienti umidi. Una blatta che ti vola in soggiorno non è qualcosa che si dimentica facilmente.
Ma cosa le rende diverse dagli altri scarafaggi? Le blatte americane si riconoscono per le dimensioni (possono superare i 5 centimetri), per il colore – tra il rosso e il marrone scuro – e per la loro “armatura” lucida. Sono anche in grado di spiccare brevi voli, cosa che le distingue da specie come la blatella germanica, più piccola e chiara, ma ugualmente dotata di ali.
E attenzione: non si tratta di una specie aliena appena arrivata. Come ha ricordato lo zoologo Antonio Pizzuti Piccoli, la Periplaneta americana è originaria del Nord Africa e siamo stati proprio noi europei, nel 1600, a portarla nel continente americano, da dove ha poi fatto ritorno.
A Roma c’è da tempo, ma oggi è più visibile che mai, probabilmente a causa del caldo anomalo e dell’abbondanza di rifiuti e umidità. Questi insetti infatti amano i posti bui, umidi e tranquilli: le fogne, le cucine, le cantine, i garage. Ed è proprio qui che si nascondono e si riproducono, sfruttando ogni spiraglio e fessura.
Blatte, ecco quali sono le precauzioni da prendere
E no, non aspettano l’estate per “uscire”: non avendo una sola stagione riproduttiva, possono proliferare durante tutto l’anno. La loro presenza può sembrare improvvisa, ma in realtà è solo più evidente quando il clima e le condizioni ambientali diventano favorevoli.

Allora, cosa possiamo fare per difenderci da questa invasione? Innanzitutto, rendere loro la vita difficile. Chiudi bene le scorte alimentari, sigilla le fessure nelle pareti e nelle finestre, elimina ogni fonte di umidità – che sia una perdita d’acqua o un angolo trascurato della casa.
E occhio alla spazzatura: va smaltita con attenzione, soprattutto d’estate. Se l’infestazione è già partita, meglio rivolgersi a una ditta specializzata in disinfestazioni. La buona notizia? Il fenomeno potrebbe rientrare da solo con il calo delle temperature o una gestione più attenta degli spazi comuni.
Intanto, ogni segnalazione che arriva da ogni angolo della città ci racconta una cosa chiara: le blatte volanti non sono più una leggenda metropolitana. Sono lì, nei luoghi dove meno ce le aspettiamo, e ci costringono a ripensare il nostro rapporto con lo spazio urbano. Forse la domanda vera è: siamo pronti a convivere con la natura che reclama il suo posto anche tra cemento e asfalto?