Dopo la bomba WADA di ieri nulla sarà più come prima. Infatti, mancheranno alle competizioni olimpiche ed altre atleti e compagini della Russia, ma al contempo tutta la strutturazione di organi, organizzazioni ed eventi del sistema sport ne risentiranno. Io penso che se di doping si deve parlare nel senso più lato, occorrerebbe riflettere sugli interessi complessivi che ruotano intorno al sistema sport e che alimentano il fenomeno dell’artefazione delle prestazioni , come un elemento venefico, mutevole e di fatto irrinunciabile per combinare chimicamente il carburante, che mantiene in moto permanente il più grande spettacolo condiviso dagli umani di ogni cultura, etnia e latitudine. Credo che oltre le intimazioni della WADA, si dovrebbero valutare seriamente gli aspetti morali derivanti dagli eccessi, che ogni giorno ci raggiungono come colpi al plesso solare. Se candidature, sedi e organizzazioni di grandi eventi arrivano a sfasciare l’armonia possibile tra i paesi e i bilanci degli stati, se l’acquisto di un solo calciatore fa un quinto del budget di tutto il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, sicuramente qualcosa non quadra, vada come WADA.
Ruggero Alcanterini