Dopo la risposta “Impossibile!” del Sindaco Beppe Sala, mi sento di pensare ancora a quella candidatura per i Giochi del 2000, come alla Olimpiade di Milano, mai nata, unica occasione vera e forse irripetibile, a conferma della negazione storica dei Giochi “pentacerchiati” da parte della Città. In effetti è paradossale che all’ombra del Duomo persista una carenza endemica di impianti sportivi, che vede ancora nella struttura napoleonica dell’Arena l’unico impianto in grado di ospitare un evento di atletica leggera e nel vecchio S. Siro i rituali del calcio. Il Palasport, demolito nel 1988 e che, come il Velodromo Olimpico di Roma, ha lasciato una ferita mai rimarginata, finita nel degrado e riattata a parco, con un triste destino, analogo allo Stadio Flaminio. Cosa dire, forse se Olimpia 2000 fosse andata in porto, Sydney sarebbe ancora in pista come “candidate city” e Milano avrebbe oggi una dotazione d’impianti e infrastrutture sicuramente più utili, che non l’area dismessa di Expo 2015 con relativa mega stazione ferro-metro, per la quale ancora si cerca una destinazione d’uso.
Ruggero Alcanterini