Se è vero che quel che conta è il risultato, allora che senso ha affidarsi a valutazioni estetiche ? Certo, in genere i parametri corrispondono al tanto meglio, piuttosto che al tanto peggio, ma in genere quel conta è l’animus pugnandi, che a parità di risorse fisiche e mentali fa di noi eroi, campioni, personaggi di successo nelle situazioni più disparate della vita. Al contrario, la incompatibilità con i celebrati canoni antropometrici del leonardesco “homo ad quadratum” e del michelangiolesco David, si esalta nelle forme simboliche dei personaggi davvero alternativi, come quelli creati da Fernando Botero. Infine, se la cultura fisica, quella dei corpi scolpiti, passa per “vie obbligate”, allora viva la naturalezza, la normalità di cui non ci dobbiamo vergognare, anzi…
Ruggero Alcanterini