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RICORDANDO CIRO ESPOSITO

MENTRE LA NAZIONALE ITALIANA USCIVA DAL “MONDIALE”, CIRO ESPOSITO, VITTIMA DA TIFO CRIMINALE, SPIRAVA A ROMA: UNA SORTA DI CATARSI, NON SOLO SIMBOLICA, DEL NOSTRO FOOTBALL PROFESSIONISTICO. BISOGNA CHIEDERSI SE LO SPORT SPETTACOLO E LA PRATICA SPORTIVA DILETTANTISTICA/AMATORIALE POSSONO CONTINUARE A CONVIVERE: LO STATO E PER ESSO IL CONI DEBBONO PORSI IL PROBLEMA ED OCCUPARSI IN MODO SERIO DELLA PROMOZIONE DEI VALORI ETICO-EDUCATIVI E DI PREVENZIONE SALUTE NELLA SCUOLA E NELLA SOCIETA’ CIVILE. LA “VITTORIA MONDIALE” NON AVREBBE COMUNQUE RISCATTATO IL CALVARIO E LA MORTE DI CIRO. RACCOGLIAMO L’APPELLO DEI SUOI FAMILIARI ALLA NON VIOLENZA, NON LASCIAMOLO SOMMERGERE DALLE STERILI POLEMICHE SUL NAUFRAGIO DELLA “NAZIONALE”IN BRASILE.

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