IN REGIONE SI DISCUTE AD ANZIO SI TACE
Bolla la pentola in Regione Lazio e l’interesse per il nuovo Piano dei Rifiuti Regionale, attualmente in discussione presso la 6 Commissione, cresce per tutti coloro che hanno qualcosa da dire o qualche causa da perorare. La riunione del 14 febbraio ha visto un’accesa discussione sugli aspetti strutturali del Nuovo Piano. Si è parlato di fermare gli inceneritori, tanto di nuova costruzione quanto di quelli di Colleferro e San Vittore. Della riduzione dei rifiuti, con l’ausilio di campagne di comunicazione, di prevedere il riciclo ed il recupero delle frazioni secche ed umide attraverso la formazione di sub ambiti e bacini territoriali non provinciali ma di tipo intercomunale e di ridotta entità; c’è una proposta di mantenerli sotto i 250.000 abitanti . E’ stata sottolineata l’importanza di incrementare il numero dei piccoli impianti di compostaggio ed il trattamento effettuato attraverso centrali di trasformazione di modesta entità. L’assessore all’Ambiente del Comune di Aprilia, Alessandra Lombardi, ha invitato l’assessorato regionale guidato da Mauro Buschini a tenere conto del piano rifiuti di bacini interprovinciali. “Non necessariamente la provincia descrive una realtà. Aprilia è in provincia di Latina ma si incunea in quella di Roma. Lombardi ha citato la realtà territoriale di sette comuni della zona, a cavallo tra Latina e Roma (tra i quali Pomezia, Ardea e Anzio). Nella sezione pomeridiana si è parlato di Biogas . Simone Lupi del PD si è dichiarato contrario al progetto di un impianto di biogas ad Artena, in contrada Colubro. Lupi ha richiesto che, visto che si stanno valutando i fabbisogni del nuovo piano rifiuti, sarebbe opportuno sospendere i progetti per nuovi impianti in genere e di quello di Artena in particolare. La replica dell’Assessorato di Buschini è stata piuttosto perentoria nel negare la possibilità tecnica di sospendere l’iter procedurale della Conferenza di Servizi in corso per l’AIA della Centrale di Artena. Secondo l’Assessore, inoltre, “Il piano rifiuti, non può pianificare in materia di flussi di differenziata, c’è libero mercato, e la Toscana che ha tentato di intervenire adesso attende il giudizio della corte costituzionale”. Una valutazione tutta da considerare e da valutare quando si mettono in forse le sicurezze sociali e sanitarie di una popolazione. Il Comune di Artena ha fatto sentire la propria voce, attraverso Carlo Scaccia, consegnando un documento votato all’unanimità dal Consiglio Comunale, contro la centrale . Per la sospensione dell’iter della Conferenza dei servizi si sono espressi anche Daniela Bianchi di Sel, la Consigliera Comunale Silvia Carocci ed il Comitato NO Biometano di Artena, attraverso l’omnipresente ma sempre efficacissimo, Giancarlo Ceci. Mentre tutto questo accade da Anzio nemmeno la più flebile voce, ne da parte della Giunta ma nemmeno da parte dei Consiglieri. L’ex Senatore e Sindaco De Angelis ha fatto allusioni pesanti ma poi, in concreto? Niente. Il Sindaco Bruschini ha preso degli impegni nei confronti del Comitato per Lavinio-Lavinio no-Biogas e quindi dei cittadini di Lavinio e Sacida ed è tempo di mantenerli. Vogliamo che si proceda con l’affidamento dell’ incarico per eseguire lo studio epidemiologico e che si emetta l’ordinanza di sospensione, in ottemperanza del principio di cautela. E poi chiediamo che il Sindaco, in ottemperanza delle decisioni prese durante il Consiglio Comunale di un anno fa, dia seguito a quanto deliberato ed invii una persona fidata, che non sia ovviamente l’Assessore all’Ambiente e nemmeno il suo Dirigente, in Commissione Ambiente della Regione per difendere i cittadini di Anzio dall’aggressione in atto. Lo faccia ora prima che sia troppo tardi.
Comitato per Lavinio