Di Ruggero Alcanterini
LA SCOMPARSA DI VASCO PELLEGRINI – SONO SENZA PAROLE, STORDITO, DALLA NOTIZIA CHE MI E’ GIUNTA IN RITARDO. AVEVO COLLABORATO PER DECENNI CON VASCO E UN PAIO D’ANNI FA AVEVAMO APPROFONDITO INSIEME ARGOMENTI, POI PUBBLICATI IN UN VOLUME DI SUCCESSO : TOSCANITA’. CON LUI AVEVO UN RAPPORTO DI AFFETTUOSA SINTONIA E LO RICORDO COME UN INSTANCABILE OTTIMISTA, REALIZZATORE DI SOGNI. PER FAR CRESCERE UN MOVIMENTO COME QUELLO DELL’AICS FINO A SUPERARE IL MEZZO MILIONE DI ISCRITTI NEGLI ANNI OTTANTA C’ERA BISOGNO DI UOMINI COME LUI. LO ASSOCIO AL RICORDO BELLISSIMO CHE HO DEL PROF. ALDO MAZZOLAI, CHE LO CONSIDERAVA UN FRATELLO, COINVOLGENDOLO NEGLI SCAVI DI ROSELLE, PIUTTOSTO CHE NEL MUSEO DI GROSSETO… LE AVVENTURE NELLE TRONIERE DELLE MURA MEDICEE, LE PUNTATE TRA I BUTTERI ALL’UCCELLINA CON LUI, TITA FALCHI E LUISA BISI, LE ESCURSIONI DA MARINA DI GROSSETO VERSO CAPRAIA E IL GIGLIO LE HO ANCORA NEL CUORE E NELLA MENTE… INDIMENTICABILI, COME ALTRE CHE MI HANNO SEGNATO E INSEGNATO. ESPERIENZE STRATOSFERICHE, CON LUI, TRA IL 1985 E IL 1986, PER IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEGLI ETRUSCHI, VAGANDO PER GIORNI E SETTIMANE NEL MITO TRA SOVANA, PITIGLIANO, SORANO, SATURNIA… LA SUGGESTIVA AVVENTUROSA DISCESA IN CANOA DELL’OMBRONE DALLE SORGENTI ALLA FOCE E LA PRIMA FESTA NAZIONALE DELL’AICS PROPRIO A GROSSETO, CON OLTRE TREMILA PARTECIPANTI ED EVENTI DAVVERO STRAORDINARI , IRRIPETIBILI , MA DI QUESTO ED ALTRO, RIMEMBRANDO L’AMICO DI UNA VITA, VASCO, VI SCRIVERO’ ANCORA…