Il 17 aprile si voterà per il referendum che chiede di abrogare la norma che permette alle società petrolifere di estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia dalla costa senza più scadenze. Condividiamo la battaglia di quanti si sono impegnati fino ad ora per promuovere il SI al referendum, favorevole alla cancellazione della norma. Riteniamo sia opportuno ristabilire il limite di tempo massimo per le concessioni a 30 anni, come era in precedenza. Sono tante le motivazioni che ci spingono verso questa presa di posizione, una su tutte la tutela del nostro mare, atto a garantire uno sviluppo territoriale e ambientale.
Non si può richiamare, in riferimento alle energie fossili, il tema dell’indipendenza energetica. Non è immaginabile il raggiungimento di tale indipendenza grazie all’estrazione di quantità fossili irrisorie come quelle attuali. Piuttosto, se si vuole puntare verso l’efficienza energetica, ci si deve liberare dalla subordinazione nei confronti dei combustibili fossili, e rivolgersi alla produzione di fonti rinnovabili di energia.
In questo modo si otterrebbe una maggiore indipendenza dal petrolio e dalle tensioni dei mercati internazionali.
Il Coordinamento Democrazia Costituzionale di Anzio e Nettuno, formatosi nello scorso marzo per contrastare la riforma costituzionale voluta dal governo Renzi, intende impegnarsi anche in vista di questo referendum.
Per questo saremo in piazza con un gazebo ad Anzio già la prossima domenica, 3 aprile, e in seguito, nelle giornate del 9 e 10 aprile, sia nelle piazze di Anzio che in quelle di Nettuno.
Per chi vuole maggiori informazioni ed è interessato a partecipare, ci può contattare sulla nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/cdc.anzionettuno, o via email a cdc.anzionettuno@gmail.com