In tema di “shrinkflation”, ossia la pratica di ridurre le quantità di prodotto contenute nelle confezioni vendute al pubblico, senza però tagliare i prezzi, attendiamo le decisioni dell’Antitrust, che di recente ha accolto le denunce del Codacons e ha annunciato l’avvio di verifiche sul fenomeno alla luce della possibile pratica commerciale scorretta.
Proprio il Codacons era stata l’unica associazione ad aver presentato un dettagliato esposto all’Autorità per la concorrenza e a 104 Procure della Repubblica di tuta Italia denunciando la pratica di molte multinazionali di tagliare le quantità dei prodotti confezionati venduti in negozi e supermercati lasciando inalterati o addirittura aumentando i prezzi degli stessi prodotti.
“In attesa delle valutazioni dell’Antitrust, ricordiamo che il fenomeno della shrinkflation determina una inflazione occulta che si aggiunge a quella ufficiale, danneggiamento pesantemente i consumatori e svuotando i carrelli della spesa – afferma il presidente Carlo Rienzi – Invitiamo gli utenti, specie in questo periodo di emergenza, a prestare la massima attenzione in fase di acquisto e a controllare sempre confezioni, pesi, etichette e prezzi in modo da difendersi da tale odiosa pratica”.