“Anzio, una città di straordinaria bellezza e dalla storia millenaria, merita un porto moderno, funzionale e perfettamente inserito nel tessuto urbano cittadino. Le difficoltà ci sono, le stiamo mettendo a fuoco per risolverle ma, allo stesso tempo, stiamo lavorando duramente per il futuro e per dare al territorio un percorso di crescita e sviluppo turistico. Mi sono dato pochi mesi per rimettere in piedi la società e per dare il via alle procedure di gara per la realizzazione dell’opera. Ho accettato l’incarico per prestare, nell’immediato, il mio contributo per un radicale cambio di marcia della società, nata con uno scopo preciso: realizzare il nuovo Porto di Anzio, dopo quelli voluti da Nerone e da Papa Innocenzo XII. Non c’è altro tempo da perdere”.
Sono le prime parole del Presidente della Capo d’Anzio Spa, Gen. Ugo Marchetti che, dalla giornata di ieri, si è insediato nell’ufficio all’ultimo piano di Villa Corsini Sarsina, dove ha tenuto una lunga riunione operativa con l’AD della società, Antonio Bufalari, con il Segretario Generale, Marina Inches, con il Dirigente dell’Area Economica, Patrizio Belli e con il Capo di Gabinetto, Bruno Parente, che si occuperà di curare la comunicazione del nuovo Presidente. Nei giorni scorsi il Gen. Marchetti ha tenuto, a Roma, diversi incontri finalizzati a semplificare ed a velocizzare le procedure per la realizzazione dell’opera.
“Ringrazio il Sindaco Bruschini – prosegue il Generale Marchetti – per avermi messo a disposizione spazi, attrezzature e figure professionali qualificate del Comune di Anzio con le quali, da subito, ho instaurato un positivo rapporto di collaborazione. Sarò presente, spesso, negli uffici di Villa Corsini Sarsina in quanto c’è molto da lavorare; la vicinanza con il Primo cittadino e l’assistenza costruttiva delle figure apicali dell’Ente, come, del resto, l’apporto tanto atteso quanto essenziale e proficuo della componente di minoranza della Società e, naturalmente, dell’Organismo di governo e delle strutture di controllo, favoriranno, senza alcun dubbio, la realizzazione del progetto e, quindi, del porto di Anzio; un patrimonio che, non va mai dimenticato, si riconduce direttamente ad Anzio, alla sua intera collettività, ad ogni suo cittadino, a motivo della proprietà maggioritaria, in capo al comune di Anzio, delle azioni della Società che ho l’onore di presiedere. A questo riguardo, mi piace sottolineare, tra le tante cose importanti, quella che ritengo la più significativa: non ho accettato questa sfida per me, maturo servitore dello Stato, e nemmeno per tutti quelli che, come me, sono stati protagonisti del passato e sono ancora, almeno in parte, artefici del presente; una straordinaria generazione, una generazione che, però, come me, ha il futuro dietro le spalle ed un orizzonte troppo vicino; ho accettato questa sfida per Anzio, Anzio che, invece, ha e deve avere ancora un incomparabile domani, un domani che corre avanti nei prossimi anni, nei decenni e, perché no, come già accaduto, nei secoli a venire; per Anzio, per la Sua gente, per le Sue speranze, per la Sua Storia futura. Per queste ragioni – conclude il Presidente Marchetti – è valsa la pena impegnarsi”.