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Prepensionamento lavoratori vittime dell’amianto

Prepensionamento: l’INPS non ha la modulistica per le domande

Ha diritto al prepensionamento chi ha contratto patologie asbesto correlate. “Come mesotelioma pleurico, mesotelioma pericardico, mesotelioma peritoneale, mesotelioma della tunica vaginale del testicolo, carcinoma polmonare e asbestosi. Riconosciuti di origine professionale, ovvero quale causa di servizio. Questi hanno diritto al conseguimento di una pensione di inabilità. Ancorché non si trovi nell’assoluta impossibilità di svolgere attività lavorativa. Ai fini del conseguimento del diritto alla pensione di inabilità. Di cui al primo periodo, il requisito contributivo si intende perfezionato quando risultino versati a favore dell’assicurato almeno cinque anni nell’intera vita lavorativa”.

Perché l’INPS rifiuta le domande di prepensionamento?

“Questo è il disposto chiaro dell’art. 1 co., 250 della L. 232/16. Fino ad ora l’INPS ha rifiutato di ricevere le domande, sostenendo che mancava il decreto del Ministro del lavoro. Ora che il decreto del Ministro del lavoro è stato pubblicato in G.U. n. 166 del 18.07.2017, l’INPS non ha più scuse. Però continua a rifiutare le domande e il primo termine del 16.09.2017 si avvicina. Infatti, il decreto stesso contiene un cronoprogramma che si fonda anche sulle risorse e quelle non spese si perdono.

Ed allora, se nel termine del 16.09.2017, le vittime non riescono a presentare le domande, si ingolfa tutto il meccanismo per l’anno dopo. Cioè per il secondo termine, quello del 31.03.2018, oltre che perdere un anno. Per questi motivi abbiamo costituito in mora il Ministro del lavoro. Il Presidente dell’INPS e, per il caso specifico del Sig. Giannoni, l’INPS di Massa Carrara. Chiedendo così, peraltro, che la domanda da questi presentata venga accolta immediatamente”. – dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.

Il caso simbolico di Gianfranco Giannoni

L’ONA ha evidenziato il caso del Sig. Gianfranco Giannoni, esposto ad amianto durante la sua attività lavorativa a Massa, che ha contratto la malattia killer. Gianfranco Giannoni è inchiodato dalla volontà dell’INPS di negare l’applicazione della legge, dietro la trincea della mancata emissione dei decreti attuativi.

Il Sig. Giannoni avrebbe diritto ad accedere al prepensionamento. Infatti, secondo l’art. 1, comma 250, della Legge 232/16, tutti i lavoratori affetti da patologie asbesto correlate hanno diritto al conseguimento di una pensione di inabilità. Ancorché non si trovi nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.

Il dipartimento di assistenza gratuita ONA

L’Osservatorio Nazionale Amianto ha costituito un dipartimento per assistere le vittime/lavoratori che, riconosciuti per la loro malattia professionale, si vedono impossibilitati ad andare in pensione per il fatto che la burocrazia la fa da padrone, e impedisce l’applicazione dell’art. 1 co. 250 della L. 232/16.

Per cui tutti i lavoratori possono rivolgersi con email all’indirizzo:

osservatorioamianto@gmail.com

oppure con contatto telefonico, al numero: 800 034 294.

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