fbpx

Premio Europeo Capo Circeo: il veleggiare della maga agli euromediterranei top

 

La statua della maga Circe creata dallo scultore Alessandro Marrone a più degli altri si è impegnato nella riconciliazione e nella pace e nell’edificazione dell’unità della nuova Europa. Nel nome di un simbolo che ben rappresenta le origini della civiltà occidentale e anticipa il “recupero” odierno dei suoi albori e del suo veleggiare, partendo da oriente per toccare il punto più estremo, torna a Roma il prestigioso Premio Europeo Capo Circeo. L’appuntamento è giovedì 7 novembre nel Salone Monumentale della Biblioteca Casanatense, al civico 52 di via S. Ignazio a Roma (ore 16-19). Fino ad oggi, sono oltre 400 le istituzioni e le personalità euro mediterranee che lo hanno ricevuto. In questa XXXVIII edizione riceveranno il premio: per la sezione Archeologia, il Centre National de Recherche en Archéologie di Algeri; per l’Arte, L’Académie de France à Rome; per l’Astronomia, Antony Brow della Leiden University; per la sezione Cinema e Televisione, la diva Catherine Deneuve, Ambasciatrice dell’UNESCO; per la Diplomazia e Relazioni Internazionali, l’Ambasciatore Giulio Terzi Di Sant’Agata, già Ministro degli Esteri, e il Prof. Gianni Cara dell’Unipace ONU; per la Dirigenza Pubblica la Dr. Maria Cannata del MEF; per la Genetica, il Prof. Edoardo Boncinelli e il Prof. Giuseppe Novelli, Rettore Uniroma 2 Tor Vergata; per la Grande Industria Europea, il Dr. Giuseppe Bono A.D. Fincantieri; per la Poesia, Durs Grünbein della Kunstakademie di Dusseldorf; per la Politologia e Storia, Herfried Munkler della Humboldt Universität di Berlino; per la sezione Televisione e Media, Dr. Gennaro Sangiuliano, Direttore del TG2.

Ospite sarà il già premiato Capo Circeo Rino Barillari, lo spumeggiante fotoreporter fra i più famosi al mondo, denominato il Re dei “Paparazzi”, reduce da un’importante mostra fotografica al MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, dedicata alla carriera del fotoreporter della “dolce vita”.

Il Premio ha come mission la promozione e l’integrazione culturale, sociale, scientifica, economica e politica fra le Nazioni Europee e del Mediterraneo. Il Comitato d’Onore del Premio è presieduto da Mario Palumbo ed è costituito da: Umberto Leanza, Giovanna Biga, Domenico Benedetti Valentini, Rino Caputo, Enrico Iacometti, Marcello Lattuada, Dante Maffia, Silvano Moffa, Furio Ruggiero, Mario Scaffidi Abbate, Augusto Sinagra, Enzo Siviero. La Commissione per l’attribuzione del PECC è presieduta da Luisa Gorlani Gambino, Giuliana de’ Medici, Alessandro Marrone, Elena Repman, Raffaele Scirè, Flavia Silvestroni e Stefania Sofra. Nel Consiglio Direttivo, presieduto da Carlo Sgandurra abbiamo il Copresidente Enea Franza; Gianluca Marchionne per le Relazioni Istituzionali Esterne e Stampa; Paola Sollenni, Organizzazione e Cerimoniale; Mario Cultrera, Francesca Pietropaolo, Corrado Rendo, Floriana Filippini e il Segretario Domenico Cambareri.

Durante la cerimonia sarà proiettato un corto esclusivo del Rettore Prof. Enzo Siviero, uno dei maggiori progettisti mondiali, sui grandi ponti sul Mediterraneo che uniranno Europa, Africa e Asia nella nuova realtà di “Eufrasia”, affrancandoci da USA e Cina.

La Biblioteca Casanatense fa da cornice al Premio Europeo Capo Circeo (PECC). Istituita dai padri domenicani del Convento di S. Maria sopra Minerva a Roma come biblioteca di pubblica utilità, per volere del cardinale Girolamo Casanate (1620-1700), dopo essere stata amministrata dal Ministero della Pubblica Istruzione la biblioteca è divenuta dal 1975 organo del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Progettato dall’architetto Antonio Maria Borioni e inaugurato il 3 novembre 1701, il Salone fu appositamente ideato, su disegno iniziale di Carlo Fontana, come una nuova struttura che doveva contenere il maggior numero possibile di volumi. Esso rappresenta uno dei primi esempi di moderna architettura bibliotecaria, come è evidente dalla sua forma e dalle sue dimensioni, dalla disposizione in alto delle finestre per non interrompere la tramatura degli scaffali, e dal fatto che gli armadi siano parte integrante delle pareti. La disposizione dei lati lunghi, e quindi degli ordini maggiori delle finestre, è nord-sud, contravvenendo ai dettami del De architectura di Vitruvio, per ottenere una illuminazione il più possibile omogenea per tutto l’arco della giornata, e facilitata dalle grandi scanalature sul soffitto bianco, e dal conseguente effetto di rifrazione luminosa. Negli anni successivi il ‘vaso’ fu ornato con oggetti e opere d’arte, come era usanza in quel tempo, identificandosi la biblioteca non soltanto nel concetto di collezione libraria, ma anche in quello di raccolta museale. All’estremità della vasta aula, scaffalata dal pavimento al soffitto con splendide strutture lignee interrotte da un ballatoio, fu posta la statua del cardinale realizzata nel 1708 dallo scultore Pierre Le Gros, in alto fu collocato il busto in terracotta di S. Tommaso, eseguito da Bernardino Cametti (1682 – 1736). Attuale Direttore della Biblioteca è la Dr.ssa Lucia Marchi del MIBACT.interpreta la scelta della sede della manifestazione come fattore d’importanza primario. Questa edizione si svolge in una location di rilevanza storica e di un fascino e bellezza straordinaria: la Biblioteca Casanatense. Fondata nel 1701 conserva un patrimonio di circa 400.000 volumi.

 

 

Gestione cookie