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Perché salvare la nostra storia – Raccolta firme per le Grotte di Nerone

Viviamo un’era particolare. Abbiamo la sensazione di conoscere tutto, digitando una rapida ricerca su Internet, abbiamo a disposizione infiniti canali di approfondimento per esprimere il nostro pensiero, ma la conoscenza è soprattutto la consapevolezza del nostro passato. Oggi, rischiamo di appiattirci in un “eterno presente” e rimanere ciechi rispetto al futuro come al passato, due facce della stessa medaglia. Perché, non si può costruire nessun discorso di modernità, prescindendo dalle basi della nostra stessa storia. Questa, infatti è anche la filosofia che ispira la linea editoriale del nostro Giornale, de L’Eco del Litorale. Ecco perché, salvare la storia del territorio, deve essere una missione condivisa da tutti e deve avere il giusto riconoscimento, come la stessa notizia del finanziamento del FAI – Fondo Ambiente Italiano (e del Comune di Anzio con 35.000 Euro) ottenuto per la salvaguardia delle Grotte di Nerone, dopo la partecipazione al bando ‘Fondo Ambiente Italiano – I luoghi del cuore 2014’. Il Progetto si è aggiudicato il 54° posto nella graduatoria nazionale, il 6°posto tra i siti archeologici di tutta Italia, il 4° posto assoluto nel Lazio, rientrando quindi di diritto nelle linee guida del FAI. Il 6 giugno, presso lo stabilimento ‘Riva Azzurra’, si è svolta la presentazione in conferenza stampa di tutto quello che è stato il percorso del Progetto “Grotte del mio cuore”. L’incontro è stato caratterizzato dalla scenografia composta da disegni e cartelloni, che riguardavano proprio le Grotte e la storia di Nerone, realizzati dai bambini delle scuole. Maria Antonietta Lozzi Bonaventura, una delle promotrici del Progetto ed esperta di storia dell’arte, ha fatto un’introduzione sulla Falesia, la Villa Imperiale e l’Arco Muto, mentre il geologo Andrea Ramello ha condotto i presenti in una piccola visita guidata del luogo. Ramello ha dichiarato che “gli aspetti geologici, oltre che storici, sono interessantissimi per il sito”. Piccolo break il ‘Rap Neroniano’, cantato e realizzato dai ragazzi del III Civico Comprensivo “Collodi”. Sono quindi intervenuti anche i promotori del Progetto, Chiara Di Fede e Francesco Silvia, seguiti da Claudio Tondi, il quale ha illustrato tutto il Progetto di salvaguardia: “Vogliamo in prospettiva mettere in sicurezza l’intera area della Villa, partendo dalle Grotte”. Era presente anche la Dirigente Scolastica del Collodi, Mariateresa D’Orso, che ha ricordato quanto sia “importante coinvolgere i giovani a custodire, valorizzare e apprezzare quello che hanno intorno”. Ha chiuso il Consigliere Comunale, con delega ai beni archeologici, Valentina Salsedo, la quale ha dichiarato che il Comune appoggia in pieno questa iniziativa. A breve quindi ci saranno quindi i fondi per l’inizio dei lavori, che restituiranno dignità a quello che è un pezzo di storia (e di futuro) di Anzio.

 

Filippo Flamini

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