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PADRE FRANCESCO TRANI da Monte S. Biagio ma di “Ss. Pio e Antonio” di Anzio

L’ORDINARIA STRAORDINARIETA’ DI DIO

“ L’uomo posseduto da Cristo

attende, operoso ed umile, Il certo trasfigurarsi delle cose”

50 anni al servizio della Parola. Sacerdote della schiera dei Frati Minori Conventuali. 17 dicembre 1966.

“Rendere sempre ragione della Speranza che è in voi”, è stata spesso la sua raccomandazione, facendo suo, incarnando il passo petrino. Nel parlare di P. Francesco bisogna capire che non si può fare in termini semplicistici, umili, nel senso di humus, “terra terra”, ma consapevoli di rischiare di adombrare la sua figura e violarne l’intimità, la riservatezza. Aperto sì all’azione della Grazia, ha sempre rifuggito da quelle spettacolarizzazioni della fede mai dando spazio alle banalizzazioni o ai sensazionalismi da buon mercato.

Ha assorbito e celebrato la grandezza di Dio alla luce della Sapienza delle Sacre Scritture, tutto con l’equilibrato lume dell’intelletto e del cuore insieme, e con tutti i sensi, con lo studio, l’arte della creazione e degli uomini, la proclamazione della Parola nelle Celebrazioni, la musica, il bel canto, l’amicizia, la buona sobria tavola, i viaggi, le confessioni, i pellegrinaggi, la preghiera, ma sopra ogni altra cosa attraverso il servizio della Mensa Eucaristica. Sensibile al decoro ha sempre curato quello che è il suo stile e il suo primato per eccellenza: il culto per le belle liturgie. Per questo dovunque è stato mandato ha migliorato l’accoglienza degli ambienti ecclesiastici, la funzionalità degli spazi, la dotazione di ambienti atti a convegni, assemblee, teatri. Sua costante la letizia, il carattere allegro, e perdonabile l’inappuntabile certo“campanilismo”. Ha alimentato il dono di Dio abbeverandosi quotidianamente alle fonti della Salvezza. Ha sempre voluto imparare, non si è mai considerato “arrivato”.

Se ha macinato per questo anche due libri a settimana, e quindi facendo un piccolo conto 5mila/6mila i libri macinati in totale, non contando le riviste cattoliche note, le pubblicazioni bibliche, le raccolte di testi di arte, e l’osservanza quotidiana del giornale, è stato per poter porgere la parola di Dio con il conforto, necessario e doveroso, di particolari storici (con i nomi, i cognomi e… le date!), geografici, archeologici, artistici, esegetici (alla luce della teologia dei Padri antichi, mediani, e moderni) e degli accadimenti

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