L’ONA chiede di convocare un Consiglio Comunale urgente per cercare di arginare l’emergenza scolastica e non solo: ‘Dobbiamo lavorare tutti insieme perché Roma risorga come una nuova araba fenice da queste macerie. Necessaria la convocazione urgente di un Consiglio Comunale per affrontare e risolvere questi problemi. Ancora amianto, ancora topi e ancora macerie nelle scuole capitoline: chiediamo l’intervento delle Istituzioni a tutti i livelli e organizziamo squadre di volontari ONA per pulire la città, in particolare le scuole’ dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente ONA
E’ necessario che venga convocata l’assemblea capitolina, per affrontare finalmente questi problemi.
L’Osservatorio Nazionale Amianto non entra nel dibattito che in questi giorni infiamma la politica capitolina, ma una cosa è certa, occorre che si smetta di parlare e che dalle parole si passi ai fatti. E’ inammissibile che ancora alla scuola Francesco Crispi ci siano i cassonetti di amianto, a Casalbertone un’altra scuola si debba derattizzare e così la chiusura della scuola primaria a Ostia.
Si parla di materiali di amianto ‘debitamente incapsulati’ nel cortile, ma al tempo stesso si raccomanda la “fattiva collaborazione per tenere i piccoli allievi lontani da quest’area, onde evitare pericoli per gli stessi”, raccomandazioni che così espresse suonano come un campanello di allarme, o una beffa, per cittadini tartassati, che per questo servizio pagano le imposte, comunali, regionali e statali, più alte d’Europa.
Si ricorda che gli inadempimenti sono a tutti i livelli.
Il Ministero dell’Istruzione è privo di un censimento delle scuole con amianto e di quelle che cadono a pezzi (emblematica la presenza di amianto nella scuola L. da Vinci di Firenze, il cui ultimo padiglione in amianto è stato abbattuto solo nei giorni scorsi).
Che fare allora?
· L’ONA ha messo in campo le sue proposte attraverso i Dipartimenti “Pianificazione e Sviluppo del Territorio” e “Bonifica e Decontaminazione”, anche per quanto riguarda la scuola con il Dipartimento “Scuola e Università”.
· Utilizzo dei fondi strutturali europei, destinazione di parte delle inutili spese militari (si pensi alle navi, agli F35 e al fatto che l’Italia ha il decimo esercito al mondo – non è stato così neanche durante la Seconda Guerra Mondiale), per ammodernare le scuole, così da risolvere anche il problema amianto, oltre che quello della staticità (dobbiamo sempre sperare che non ci siano altri terremoti e quindi nel Buon Dio che finora ci ha protetti: ma fin quando sarà così? Dobbiamo sempre sperare in Papa Francesco e cioè che a Roma non ci sia un terremoto?).
‘L’Osservatorio Nazionale Amianto ha pronto un dossier e dei progetti anche economico-finanziari per la completa risistemazione delle scuole di Roma, però ad oggi l’associazione non è stata ancora ricevuta dal Sindaco Raggi e quindi i nostri bambini e ragazzi continuano a frequentare scuole con amianto, topi ed altro’, questo è l’amaro pensiero delle mamme riunite nel Comitato Mamme Capitoline, aderente all’ONA ONLUS, senza per questo voler far polemica politica o tirare la volata all’uno o all’altro dei contendenti.
Solo che, ‘mentre nel Senato di Roma si parla, Sagunto brucia’, così disse Tito Livio.