Di Ruggero Alcanterini
XVII GIOCHI OLIMPICI – ROMA 1960 – IL DOVERE COMPIUTO (112a puntata) – Al Palacongressi dell’EUR (costruito su progetto di Adalberto Libera tra il 1938 e il 1953) luogo olimpico per la scherma dei XVII Giochi, il 19 agosto 1960 si tenne la cerimonia inaugurale della 57ª sessione del Comitato Olimpico Internazionale. Nel 1955, il Comitato Olimpico Internazionale, nella sua cinquantesima sessione di Parigi, assegnò a Roma l’organizzazione dei giochi della XVII Olimpiade del 1960; ciò diede lo spunto per completare opere già esistenti e avviare la costruzione di nuove. Non si tenne conto della straordinaria risorsa dello Stadio di Domiziano – Piazza Navona, perché all’epoca obsoleto e inagibile. Furono individuate due zone principali per le gare; una, la zona settentrionale presso il Foro Italico, dove sorgono lo Stadio Olimpico, il Flaminio, quello dei Marmi e quello del Nuoto; l’altra, quella meridionale con attrezzature tutte ancora da realizzare, localizzata proprio all’EUR; di fianco alle strutture nuove progettate appositamente per l’appuntamento olimpico (Palazzo dello Sport, Velodromo, Piscina delle Rose), si decise di utilizzare anche il Palazzo dei Congressi, per usi sia cerimoniali che agonistici. In fase di definizione del calendario degli eventi sportivi, in virtù delle caratteristiche dell’edificio (come detto, ampi volumi e facilità di accesso), si decise di assegnare al Palazzo dei Congressi lo svolgimento delle gare di scherma. Fu quindi approntata un’area di servizio consistente in 20 spogliatoi per complessivi 380 atleti e installata una tribuna mobile; furono installate 70 postazioni stampa per complessivi 686 accrediti e, inoltre, la Banca Nazionale del Lavoro, ufficialmente incaricata dei servizi di tesoreria per i Giochi, ivi installò un proprio sportello temporaneo facente funzioni di cassa, ufficio di cambio e altri servizi finanziari. Le gare di scherma ( fioretto maschile e femminile, spada e sciabola ) si tennero dal 29 agosto al 10 settembre 1960 e videro le vittorie, a livello individuale, di Viktor Ždanovič (URSS, fioretto maschile), Giuseppe Delfino (Italia, spada, Rudolf Kárpáti (Ungheria, sciabola e Heidi Schmid (Germania, fioretto femminile, mentre le squadre che si aggiudicarono la medaglia d’oro furono l’URSS (fioretto maschile e femminile, l’Italia (spada) e l’Ungheria (sciabola).