Di Ruggero Alcanterini
XVII GIOCHI OLIMPICI – ROMA 1960 – IL DOVERE COMPIUTO (108a puntata) CANOA – ANTONIO RUCCO (nato il 5 luglio 1931) A 29 anni ha preso parte alla gara di K2 1000 m. in coppia con Lorenzo Cantarello, classificandosi al 9° posto. 3° in batteria in 3’45”80. 3° in semifinale in 3’52”51, 9° in finale con il tempo di 3’44”26, ha continuato la sua esperienza agonistica, nel 1961 con il primo Campionato maschile per K4 sui 1000 m, disputato a Pallanza: vinse con i colori del suo Circolo nautico Brindisi insieme a Ernesto Tasco, Benito Epifani e Pietro Lapertosa. L’anno successivo a Castelgandolfo Rucco e Tasco si aggiudicarono il titolo del K2 sui 10.000 m.
La storia di Antonio Rucco, canottiere brindisino che partecipò alle Olimpiadi di Roma nel 1960, definito “la locomotiva umana”, è stata raccontata dal giornalista Vittorio Bruno Stamerra, ricordando che nel Circolo Nautico si radunava la borghesia brindisina per fare vita sportiva e che gli sport più praticati erano quelli che la condizione socio economica della città consentiva: ossia il canottaggio e il pugilato, praticati da contadini e pescatori. Due canottieri brindisini avevano partecipato alle Olimpiadi di Melbourne nel 1956: Antonio Casoar e Rino Campioto.