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Nettuno, lo sbarco al contrario

La scelta dello scrittore Piero Cappellari per il progetto della celebrazione dello Sbarco, non sembra essere stata gradita da tutti. Cappellari si è occupato della prima esposizione libraria dell’editoria di guerra presso il Forte Sangallo ed ha scritto un libro “Nettunia 1944”. Nel web il suo libro è recensito sul sito “ilduce.net” che scrive:

“ Parte non secondaria di questo studio riguarda l’esame delle violenze che gli Alleati commisero contro la popolazione dopo l’operazione di sbarco. Crimini di ogni tipo, oggi dimenticati o addirittura giustificati. Furti, rapine, omicidi, stupri, perdita della dignità nazionale, furono il triste tributo da pagare a coloro che vennero chiamati “liberatori”. Con questo lavoro, per la prima volta, viene presentata al pubblico la storia di Nettunia, un progetto straordinario nato dalla tenace volontà di riscattare nel Lavoro le Tradizioni millenarie di un Popolo.”

Un libro decisamente critico con gli “Alleati”. Cappellari nei giorni della celebrazione dello Sbarco, ha guidato una visita nel centro storico, spiegando i luoghi dello Sbarco, scatenando molte polemiche. Inoltre, domenica ha pubblicato due post pubblici sul gruppo “Nettuno racconta” nei quali ringrazia e scrive:

“Una foto che è una bandiera. Un successo professionale senza precedenti. Lezione di storia di Pietro CAPPELLARI per conto dell’Amministrazione comunale e dell’UNICIVICA. Riconosciuti pubblicamente un ventennio di studi e ricerche. Alla faccia di tutti quei vili che mi hanno discriminato e censurato. Grazie per la fiducia anche alla Nettuno olim Antium vera e propria spina nel fianco dei “papponi” della politica di Anzio e Nettuno. Non ci siamo fatti mancare nulla. Presente con noi anche capuccetto rosso! #cialtroni vi aspetto #moriretepazzi — partecipando a Esposizione Libraria e Premio editoria di guerra “Nettunia 1944”

Nell’altro post mentre posa vicino un carro armato nazista scrive:

“Finalmente i camerati germanici sono venuti a liberarci”

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