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Nettuno, interpellanza dei consiglieri Alicandri e Federici sulla gara dei rifiuti da 60 milioni di euro

“Nell’ultimo consiglio comunale, congiuntamente agli amici Marchiafava e Taurelli, abbiamo presentato una interpellanza al sindaco circa la stato dei fatti della gara sui rifiuti, ma non avendo ottenuto ancora nessuna risposta e non essendo stata chiarita in modo ufficiale la posizione in merito dell’amministrazione Coppola, siamo costretti a richiedere ancora una volta chiarimenti, visto anche l’avvicinarsi della scadenza dei termini per agire.
Si fa presente che il ricorso presentato dalla seconda ditta in graduatoria sottolineerebbe una serie di vizi che a detta loro possono essere oggetto di esclusione per l’aggiudicataria definitiva; inoltre, sembrerebbe che la ricorrente ponga dubbi anche sulla veridicità dei requisiti presentati in sede di gara, nonché sul mancato controllo degli atti presentati dalle partecipanti, con particolare riferimento all’aggiudicataria, rilevando in via secondaria eventuali profili penali, anche a carico di dipendenti dell’Ente, membri della commissione di gara.
A tal proposito si rammenta la sentenza del TAR Campania – Salerno, nr. 1943 del 29/11/2014, che ribadisce che la mancata costituzione in giudizio da parte di una pubblica amministrazione, nell’ambito di un processo amministrativo, libera il giudice dall’indagare se le circostanze presentate dal ricorrente nel processo, e di cui è affermata da questi la conformità alla situazione esistente, corrispondano effettivamente alla realtà dei fatti. Ai sensi dell’art. 64, comma 2, c.p.a., la mancata costituzione in giudizio e la conseguente assenza di ogni difesa da parte dell’Amministrazione intimata comporta dunque l’applicazione del principio di non contestazione ovvero argomenti di prova sfavorevoli, ex art. 64 comma 4, dello stesso codice, dovendosi ragionevolmente dedurre che, rispetto a quanto dedotto in ricorso e riscontrato dal Collegio giudicante, l’Amministrazione non avesse alcuna difesa utile da opporre.
Alla luce di queste premesse quindi chiediamo ancora una volta al sindaco Coppola, che ha mantenuto la delega Ambiente e Rifiuti, proprio nelle more della gara, che illustri ufficialmente lo stato della gara ad oggi, che esprima la valutazione in merito al ricorso presentato e agli elementi viziati che potrebbero inficiare la gara svoltasi ed indichi i termini e le modalità di costituzione in giudizio dell’Ente al fine di scongiurare il rischio di soccombere in sede di udienza.
D’altronde qui si tratta di una gara che si aggira sui 60 milioni di euro, che sono soldi della collettività, e perciò serve chiarezza e trasparenza e ci aspettiamo che il sindaco faccia una dichiarazione ufficiale e ponga fine ai dubbi ed alle speculazioni che girano inseguendo voci incontrollate ed incontrollabili.”

Il segretario del PD Nettuno Carla Gilardiello

Il gruppo consiliare “Democratici per Marchiafava”

Roberto Alicandri

Marco Federici

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