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Nettuno: il 3 maggio la rievocazione dell’approdo della statua della Madonna delle Grazie

L’Associazione la Stella del Mare A.P.S., insieme ai Padri Passionisti, con il patrocinio del Comune di Nettuno e con il contributo dello stesso Comune e della Banca di Credito Cooperativo di Nettuno, sempre in prima fila negli eventi culturali significativi della città, e la preziosa collaborazione di altre associazioni, società e persone fisiche, anche quest’anno è lieta di rappresentare venerdì 3 maggio p.v. con inizio alle ore 20,30, un evento importante che ha caratterizzato la nostra storia, fa parte della nostra tradizione, della nostra cultura: la Rievocazione dell’approdo della statua della Madonna delle Grazie avvenuto nel lontano 1550. E’ un evento, quello dell’Approdo, che in una epoca caratterizzata dall’indifferenza, dalla superficialità, dalla perdita di valori, ci aiuta a comprendere quello che siamo stati e che dobbiamo essere: una comunità solida e coesa, orgogliosa delle proprie radici e capace di riconoscersi in esse. Sono certo che anche questa edizione sarà bella, entusiasmante, emozionante e partecipata ma di tutto quanto avviene mi sta a cuore evidenziare un aspetto molto importante: la passione, l’impegno, costante e faticoso, che gli associati della Stella del Mare mettono ogni anno nell’organizzare l’evento. La Rievocazione dell’Approdo è storia, tradizione e cultura oltreché espressione di un grande amore dei nettunesi verso la Madonna delle Grazie. Crediamo molto in questa manifestazione per il suo portato sociale, culturale e turistico. Per questo non abbiamo esitato ad affiliare la nostra città alla Federazione Italiana Giochi Storici ed alla Federazione Regionale delle Manifestazioni Storiche per offrire alla Associazione La Stella del Mare un contesto più ampio e prestigioso in cui lavorare per far crescere sempre di più questa iniziativa, patrimonio della nostra tradizione culturale. L’evento dell’Approdo non è solo rievocazione storica ma un momento di forte aggregazione comunitaria, contenitore di esperienze, culturali, artigianali ed artistiche.

Il primo maggio nel Borgo medioevale, a partire dalle 16,30, si terrà una grande festa rinascimentale preparatoria all’evento dell’Approdo con sbandieratori, musici, scuole di danza, artisti di strada. Il 4 maggio ci sarà la solenne tradizionale processione di andata organizzata dalla Parrocchia di San Giovanni in collaborazione con i Padri Passionisti, custodi della statua della Madonna delle Grazie. Domenica 5 maggio, nel Borgo medioevale dalle ore 10,00 mercatino di arti e mestieri e nel pomeriggio, dalle 16,15, nelle piazze e nelle vie del centro cittadino esibizione dei gruppi storici di trombonieri, spadaccini, sbandieratori, musici, scuole di danza e artisti di strada per concludere nel grande corteo storico che muoverà da piazza San Rocco a Piazza San Giovanni per omaggiare la Madonna delle Grazie.

“Sedeva graziosa sul caro naviglio, la madre col figlio che intatta portò” e ancora “Correva la nave d’Italia le sponde quand’ecco sull’onde Nettuno spuntò” in queste poche strofe del canto popolare nettunese che sembrano scaturite dalla penna del sommo poeta è racchiusa tutta la storia che ci apprestiamo a rivivere, perché il nostro è un appuntamento con la storia, con la tradizione tramandataci dai nostri avi e noi, come loro, saremo lì su quella stessa spiaggia ad attendere l’arrivo dal mare dell’imbarcazione col suo prezioso carico. Il grande amore dei nettunesi verso la Madonna delle Grazie che si è manifestato nel corso dei secoli, ha caratterizzato e caratterizza le persone che abitano questa terra e rappresenta un valore inalienabile ed imprescindibile delle nostre tradizioni locali. La commozione che lo scorso anno abbiamo colto nel volto delle migliaia di persone presenti sulla spiaggia, ci conforta e ci induce ad andare avanti su questa strada per far sì che l’evento dell’approdo costituisca sempre più un arricchimento dei nostri valori, un atto di fede e di grande amore verso la Madonna dei nettunesi, da realizzarsi con il concorso di tutti, senza divisioni, senza contrapposizioni perché questo evento non vuole rappresentare la festa di un campanile contro un altro campanile ma la festa di tutta la città.

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