I consiglieri M5S del Municipio X, Alessandro Ieva, Giuliana Di Pillo e Silvia Paoletti, in una nota dichiarano: “Il patto di stabilità del 2010 prevedeva, tra le altre, una grande opera, quella del sottopasso di via Cristoforo Colombo all’altezza di via di Malafede. Come di frequente è avvenuto, a dare un impulso concreto all’avvio dei lavori è stata l’amministrazione Raggi che ha provveduto al rifinanziamento dell’opera, all’aggiudicazione e ad un piano dettagliato di esecuzione prevedendone la bonifica, l’indagine archeologica oltreché un imponente lavoro di scavo”. “Le diverse fasi di realizzazione erano in buono stato di avanzamento quando si è giunti a dicembre 2018, alla fase di scavo del quarto ed ultimo settore – essendo l’area suddivisa in 4 settori -. Era stato avviato, difatti, un confronto con la Sovrintendenza dei beni archeologici di Roma per escludere la presenza di reperti e resti dell’antichità e poter continuare la trivellazione del terreno. Dopodiché, si registra un vero e proprio obnubilamento dell’Opera”, aggiungono.
“È vero che la competenza al riguardo, esula da quella propria del Municipio X, che i tempi necessari per ottenere i pareri della Sovrintendenza, dati i vincoli legislativi paesaggistico-architettonici ed archeologici, non sono certo caratterizzati dalla celerità, che ci sono stati gli anni della pandemia e nel frattempo l’amministrazione Raggi si è conclusa, ma ci aspettiamo dall’amministrazione Falconi un reale interessamento, considerando anche il gran numero di cantieri per ammodernamento e manutenzione stradale nel Municipio X e l’importanza che riveste via Cristoforo Colombo per i cittadini del Municipio stesso. Di fatto, il sottopasso Colombo ha la funzione di fluidificare il traffico e distoglierlo da questa grande ed importante arteria per distribuirlo su altre strade e, così, evitare congestioni e diminuire in maniera considerevole il rischio di incidenti per la quale la Colombo è tristemente famosa. Queste le ragioni della nostra interrogazione con cui ci rivolgiamo al Presidente ed all’Assessore competente per farci conoscere, nel prioritario interesse dei cittadini, attraverso mirate verifiche, lo status quo dei lavori, se necessario interloquendo con l’assessore capitolino ai Lavori Pubblici e per questa via sapere: quali sono le ragioni che ostacolano la ripresa dei lavori, se sono state inserite varianti al progetto, se sono stati rimodulati i tempi di realizzazione dei lavori ed infine, se è stata fissata una data di ripresa dei lavori”, concludono.
Seguiteci sulla nostra pagina Facebook e su Ecopalletsnet