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Maltempo, in un giorno 14 tempeste di vento sull’Italia

(Adnkronos) – Sull’Italia si sono abbattute ben 14 tempeste di vento in un solo giorno con vere e proprie trombe d’aria che hanno colpito a macchia di leopardo le regioni del nord, del centro e del sud, dal Piemonte alla Sicilia, con alberi divelti, rami spezzati, danni e purtroppo anche una vittima a Roma. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti su dati Eswd (European Sever Weather Database) sugli effetti dell’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia con freddo, neve e forte vento. Il maltempo ha colpito città e campagne dove il brusco abbassamento della colonnina di mercurio, anche sotto lo zero, ha portato il gelo dopo – sottolinea la Coldiretti – un autunno mite con una temperatura che era stata fino ad ora di oltre 2 gradi superiore la media. A preoccupare gli agricoltori – precisa la Coldiretti – sono i seri danni per le colture che sono impreparate di fronte al drastico ed improvviso abbassamento di temperatura anche superiore ai dieci gradi che si è verificato.
La natura è in tilt e le coltivazioni sono in pericolo, dagli ortaggi nei campi agli agrumi sulle piante in piena fase di raccolta ma per il freddo improvviso anche negli alveari – sottolinea la Coldiretti – si rischia una strage di api operaie, non ancora in fase di riposo invernale per le alte temperature che hanno caratterizzato la prima parte dell’autunno. Non mancano tuttavia gli effetti positivi con l’abbassamento della temperatura con la tipica colorazione delle arance rosse al sud che viene stimolata da temperature più fresche mentre al nord il radicchio, la rosa di inverno, si avvantaggia, assumendo in seguito al freddo, una croccantezza e una colorazione rosso intenso che ne esalta le caratteristiche qualitative. Occorre anche notare – conclude la Coldiretti – un altro effetto positivo sugli insetti sia quelli che causano danni alle colture e quelli fastidiosi come le zanzare, che sono colti dall'improvviso abbassamento delle temperature con la riduzione delle popolazioni in grado di svernare e di riprodursi la prossima primavera. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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