«Mi sono proposto di dipingere alla mia maniera dei fotogrammi tratti da 10 film che ritengo importanti, sia personalmente che nell’evoluzione stessa del linguaggio cinematografico”, lo ha detto David Diavù Vecchiato, una delle firme italiane più importanti dell’Urban Art, nella sua lezione aperta al pubblico nell’Aula Parco dell’Università Roma Tre, durante la quale ha presentato il progetto di nuove 10 opere su 7 muri dedicate al cinema e ideate e realizzate per la sede del DAMS con l’obiettivo di portare questa nuova forma d’arte all’interno degli atenei italiani, sia sulle pareti che in cattedra per dimostrare che l’Urban Art può cambiare anche il volto delle Università.
L’artista, curatore di MURo (Museo di Urban Art di Roma), di GRAArt e della serie tv “Muro” per Sky Arte, in condivisione con i Professori del Dipartimento del DAMS, ha deciso di celebrare il Cinema, uno dei temi a cui si ispira spesso nelle opere che esegue negli spazi pubblici (come le sue famose scalinate romane dedicate a grandi attrici), sulle pareti dell’Aula Parco di Roma Tre, e di farsi aiutare in questo anche dagli studenti dell’ateneo.
Un livello artistico di tale qualità al punto che, di recente, il volume francese “Street Art e Cinema”, che raccoglie le opere di Street Art ispirate alla settima arte da tutto il mondo, gli ha dedicato un ampio focus.
“Quando cito icone e scene dall’immaginario cinematografico per realizzare i miei dipinti, lo faccio sia perché il Cinema è una mia grande passione, sia perché è un linguaggio universale che da centoventi anni arriva immediatamente alle persone”. “Dipingere opere per il DAMS è per me un sogno che si realizza – ha spiegato l’artista – perché è il corso di laurea che ha visto tra i suoi studenti dei compianti geni che ho molto amato, dagli artisti Andrea Pazienza a Freak Antoni alla curatrice Francesca Alinovi, prima in Italia ad approfondire il fenomeno dei Graffiti quasi 40 anni fa.
In cattedra assieme alla docente di Storia del Cinema, Stefania Parigi, Diavù, reduce da un’aggressione in Via Decio Mure, nel quartiere Quadraro, mentre realizzava un murales commissionato dal VII Municipio dedicato a Sisto Quaranta, ha raccontato come è nato il progetto, come docenti e studenti hanno collaborato con lui, ha approfondito le tematiche della sua arte e delle opere realizzate per l’Ateneo, e ha anche affrontato argomenti di grande attualità come arte e vandalismo, Street Art e Gentrification, Urban Art e riqualificazione urbana e riappropriazione degli spazi condivisi attraverso l’Arte Urbana.