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L’opposizione protocolla l’odg della Vignarola

PROTOCOLLATO TESTO ODG VIGNAROLA

Lunedì 14 gennaio ho protocollato, insieme ai Consiglieri Giannino, Pollastrini, Russo e Guain, il testo dell’ordine del giorno relativo al Piano Urbanistico della Vignarola, inserito nella richiesta di Consiglio Comunale straordinario. Il testo, condiviso con il Comitato per la tutela del verde della Vignarola e con i suoi tecnici, non entra in questioni burocratiche e procedurali e nemmeno in questioni politiche tra maggioranza e opposizione. È un impegno concreto a revocare, entro i tempi stabiliti dalla recente sentenza del TAR, la delibera di Giunta n.110 del 18/11/2015 con la quale si adottava la variante “Parco Puccini”, la quale prevedeva la distribuzione dell’edificazione sulla riserva Vignarola in 4 cantoni sparsi sull’area, andandola a compromettere così irreversibilmente. Le motivazione annesse sono esclusivamente di carattere urbanistico, naturalistico e paesaggistico.

Ho avuto modo di confrontarmi brevemente, inoltre, con la Consigliera Marracino, la quale ha presentato contestualmente un suo odg, al fine di accorpare le due richieste dai contenuti sostanzialmente uguali all’interno della stessa discussione. Questo aspetto verrà discusso nella prossima conferenza dei capigruppo, ma, alla luce anche del regolamento comunale, non credo ci siano problemi. L’auspicio è che il Consiglio Comunale, tutto, possa tornare a parlare di urbanistica e farlo nell’interesse della città.

Luca Brignone

Di seguito il testo del protocollo.

 

Al Presidente del Consiglio Comunale

Piccolo Giuseppina

Al Sindaco

De Angelis Candido

OGGETTO: Piano Urbanistico Vignarola

Premesso che:

-Il P.R.G. di Anzio approvato dalla Regione Lazio con delibera di Giunta n.1259 dl 17/12/2004
recepiva, in sede di osservazioni, la proposta della società Immobiliare “La Pineta”, proprietaria dell’aera, di realizzare volumetrie turistico-alberghiere per oltre 72.000 mq. in cambio della cessione di circa 60 ettari della proprietà stessa da destinare a parco pubblico;

-L’ubicazione veniva individuata a ridosso del centro abitato di Lavinio Mare con le seguenti
motivazioni ”Si ritiene che il triangolo formato dalle strada Ardeatina, l’incavo della proprietà e il
restante territorio libero, sia la parte più idonea per il nuovo insediamento”. Ciò al fine di lasciare la restante parte, da cedere al Comune, integra e libera per la realizzazione di un importante parco urbano, così come riportato, peraltro, nella relazione generale di Piano;

-La precedente Amministrazione comunale con nota 27722 del 14/07/2015 invitava la proprietà a presentare un piano urbanistico assistito da convenzione in sostituzione del P.P. di iniziativa pubblica che era stato indicato nel parere tecnico sulle osservazioni;

-Tale Piano veniva adottato con delibera di G.M. n.110 del 18/11/2015 ai sensi dell’art. 1 bis della
L.R. 36/’87 perché considerato non in variante del P.R.G. ma semplicemente “Piano attuativo
conforme al P.R.G. con diverse dislocazione degli insediamenti, dei servizi, delle infrastrutture, del
verde pubblico, senza aumento della qualità e dei pesi insediativi e senza la riduzione degli standard
urbanistici”;

In seguito all’adozione di tale Piano, diverse associazioni e comitati si sono mobilitati per esprimere la propria contrarietà allo stesso. Contrarietà sfociata in un ricorso al TAR ancora pendente, n.1775/2016, presentato dal locale Circolo di Legambiente “Le Rondini” e dal “Comitato per la difesa del verde della Vignarola“;

Considerato che:

-L’area interessata dal Piano in oggetto, di circa 70 ettari, rappresenta un’entità di straordinaria
importanza paesaggistico-ambientale per tutto il territorio comunale. È l’ultimo lembo ancora libero
da costruzioni che segna una discontinuità significativa nell’edificato lungo la via Ardeatina.
Si raccorda dal punto di vista ambientale, orografico, naturalistico con l’area antistante di Tor
Caldara di circa 44 ettari, istituita come Riserva Naturale dalla R.L.Nel 1988;

-Con la diversa dislocazione degli insediamenti previsti dal Piano Attuativo adottato con delibera di giunta nel novembre 2015, verrebbe compromessa l’integrità dei 70 ettari di area verde da destinare al Comune e la possibilità, quindi, di realizzare un Parco Urbano annesso all’antistante Riserva di Tor Caldara;

Tale piano attuativo contraddice la delibera G.M. n.39 del 15/03/2007
in cui si prevedeva per l’area in questione l’ampliamento del SIC di Tor Caldara a tutta l’area, per cui si potrebbe configurare anche un potenziale danno ambientale;

-L’area è soggetta a PTPR che, benché successivo all’approvazione del P.R.G. costituisce atto
di indirizzo per le varianti;

Visti:

-Il ricorso al TAR presentato il 16/07/2018 dalla proprietà”Immobiliare La Pineta srl” per far sì che il Comune di Anzio concluda il procedimento relativo al Piano attutivo “Parco Puccini”;

-La sentenza, n.12594/2018, dello stesso Tribunale Amministrativo Regionale, la quale, accogliendo il ricorso della proprietà “ordina al Comune resistente di adottare un provvedimento espresso (favorevole o sfavorevole) sull’istanza presentata dal ricorrente, concludendo il procedimento della stessa avviato con la proposta di Piano Urbanistico Attuativo nel termine di novanta giorni dalla notificazione”.

Il presente Ordine del Giorno impegna l’Amministrazione, entro il termine stabilito dal TAR con sentenza n.12597/2018, a revocare delibera di Giunta n.110 del 18/11/2015

I proponenti Consiglieri Comunali

Luca Brignone

Lina Giannino

Rita Pollastrini

Alessio Guain

Mariateresa Russo

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