Anche quest’anno sono state completate con successo le operazioni di allontanamento incruento degli storni dal centro abitato della città. A illustrare il bilancio degli interventi è stato ieri sera Maurizio Alessandrini, titolare della ditta di Pomezia incaricata – la “Falconieri Romani” – nel corso del Tavolo per il Decoro Urbano tenutosi presso la sala De Pasquale del Comune di Latina.
La metodologia adottata ha previsto l’abbinamento del volo dei rapaci predatori con un nuovo strumento che produce il cosiddetto “grido d’angoscia”: una emissione sonora amplificata, sperimentata in collaborazione con l’Università di Sassari, che simula le grida strazianti degli storni catturati e predati. Da alcuni decenni infatti questa specie di volatili tende a trascorrere le notti nelle città e nei centri urbani perché vi trova condizioni climatiche più favorevoli e maggiori condizioni di sicurezza dovute alla quasi totale assenza di predatori naturali e di cacciatori.
L’intervento è stato eseguito in collaborazione con la ASL e alcune guardie zoofile volontarie al fine di riscontrare, oltre all’allontanamento incruento degli storni, che non fosse prodotto alcun tipo di stress per gli altri animali. Alessandrini ha anche comunicato che, a parte alcuni esperimenti effettuati in alcune zone di Roma (cimitero del Verano e l’area del Campidoglio), si tratta del primo intervento del genere eseguito in Italia su incarico di un’Amministrazione comunale.
In base al contratto stipulato con il Comune, a partire da questa settimana e fino alla fine del mese di febbraio, l’attività di mantenimento proseguirà con il monitoraggio e il controllo della persistenza dell’allontanamento.
Durante l’incontro l’Assessore all’Ambiente Roberto Lessio ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto: «È stata data una risposta efficace e immediata ad un problema – ha detto – oltre a prevenire per il futuro situazioni che compromettono il decoro della città».