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La lezione di Emiliano Mondonico

Il 29 novembre dello scorso anno, eravamo tutti con lui al Foro Italico, al Circolo del Tennis, per la presentazione di “Fratelli di Sport”, iniziativa tra CONI, e Ministero del Lavoro/Politiche Sociali, ispirata a “Sport e Integrazione e sapientemente gestita dal Dipartimento per la Responsabilità Sociale del Comitato Olimpico, con cui collabora a pieno titolo lo stesso Comitato Nazionale Italiano Fair Play. A “Mondo” facevano cornice il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Ministro Giuliano Poletti, il Presidente dell’ASOIF, Francesco Ricci Bitti, l’olimpionica Diana Bianchedi, l’A.D. di CONI Servizi , Alberto Miglietta, il Presidente di CONI Lazio, Riccardo Viola, la titolare del Dipartimento CONI/Responsabilità Sociale, Teresa Zompetti e noi con tanti altri, alunni, atleti, tecnici, dirigenti di una famiglia che gli si stringeva intorno istintivamente, avvertendolo come “testimone” di un diverso modo d’essere dello sport e in particolare della disciplina più amata e controversa, il calcio, comunque protagonista, ma in grande sofferenza. Rimanemmo a lungo per parlare di buone prassi e fair play con lui e la figlia Clara, anche a luci ormai spente . Quei buoni propositi, quei messaggi, quelle pillole di saggia diversità lasciateci da Emiliano rimangono adesso come preziosa eredità di un buon maestro, che dello sport aveva fatto palestra e scuola in nome del rispetto delle regole e dello stile di vita corretto.

Ruggero Alcanterini

Direttore responsabile de L’Eco del Litorale

(Foto Mezzelani)

 

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