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La cardiologia del Gemelli va in scena al più grande congresso di cardiologia interventistica del mondo

L’appuntamento più atteso dell’anno dai cardiologi interventisti di tutto il mondo si tiene ogni anno a Parigi. È EuroPCR il congresso ufficiale della Società Europea di cardiologia Interventistica (EAPCI) e, con oltre 11000 partecipanti, il più grande congresso internazionale dedicato a temi di cardiologia interventistica. Tante relazioni frontali, come in qualunque altro congresso, ma anche interventi effettuati in diretta, e trasmessi nelle sale di Parigi, da centri collegati da varie parti del mondo. Visto il ruolo educativo del congresso, solo i centri più importanti vengono invitati a trasmettere le ‘live’ degli interventi, per illustrare tecniche operatorie clinicamente rilevanti, complesse o di frontiera. Quest’anno, per la prima volta, la UOC di Cardiologia del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, diretta dal Professor Francesco Burzotta, ha avuto l’onore di essere selezionato come centro ‘live’ al congresso EuroPCR. Il 17 maggio l’équipe della UOC di Cardiologia Interventistica e Diagnostica Invasiva del Gemelli diretta dal professor Carlo Trani ha trasmesso in diretta, collegandosi con la sala plenaria del congresso parigino, due interventi di angioplastica coronarica di particolare complessità.

“In questi anni – commenta il professor Trani, che ha eseguito il primo dei due interventi – la nostra Cardiologia Interventistica ha consolidato la sua fama internazionale, grazie allo sviluppo di tecniche innovative per il trattamento di pazienti con cardiopatia ischemica, portatori di placche aterosclerotiche a livello delle ‘biforcazioni’, cioè nei punti delle arterie coronarie dove originano importanti vasi collaterali. L’impianto di stent in queste zone risulta spesso tecnicamente molto complesso e questo può portare a un aumentato rischio di complicanze. L’esperienza è fondamentale in questi casi e presso il nostro Centro, ogni anno eseguiamo centinaia di interventi di questo tipo. È stato per noi un vero onore poter aprire questa finestra virtuale sulla nostra sala di Emodinamica e far vedere quello che facciamo quotidianamente a una platea così estesa e qualificata di colleghi”.

“L’angioplastica con impianto di stent medicati – prosegue il professor Burzotta, che ha effettuato il secondo intervento in diretta – ha rivoluzionato il trattamento di pazienti con cardiopatia ischemica e oggi riusciamo a eseguire questi interventi anche su pazienti con anatomie molto complesse. Il trattamento delle biforcazioni è stato da oltre 15 anni oggetto di ricerche cliniche presso il nostro centro, dove teniamo anche corsi ultra-specialistici a cardiologi interventisti, desiderosi di imparare le nostre tecniche. Per i cardiologi interventisti, assistere in diretta agli interventi è uno strumento di apprendimento straordinario. E la possibilità di avere una platea così qualificata ed estesa è stato per noi un grande riconoscimento, del quale andiamo orgogliosi.”

La Cardiologia Interventistica è andata incontro nelle ultime decadi a un incredibile sviluppo che permette oggi di offrire opzioni terapeutiche mini-invasive a pazienti con un’ampia gamma di cardiopatie, anche complesse e avanzate. La caratteristica fondamentale degli interventi ‘trans-catetere’ è rappresentata dal fatto che sono minimamente invasivi; l’operatore controlla la manipolazione degli strumenti interventistici (cateteri, palloncini, stent, protesi) attraverso immagini angiografiche (ottenute con raggi X). La possibilità di vedere i dettagli degli interventi attraverso monitor, ha anche permesso la divulgazione all’interno della comunità scientifica di tecniche e nuove soluzione terapeutiche. In effetti, una caratteristica peculiare dei maggiori congressi di cardiologia interventistica è quella di favorire non solo la discussione dei dati scientifici collezionati da diversi gruppi, ma anche la possibilità di assistere a interventi eseguiti a distanza grazie alla trasmissione delle immagini dell’intervento in diretta.

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