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KABUL UN ANNO DOPO, LA NUOVA OPERA DI LAIKA: “ZAPATOS ROJOS, SAVE AFGHAN WOMEN”

Ad un anno dall’entrata dei Talebani a Kabul, in Afghanistan, è apparsa a Roma una nuova opera della street artist Laika dal titolo “Zapatos Rojos, Save Afghan Women“.
Nella notte tra il 14 e il 15 agosto, il poster è stato attaccato in via Nomentana angolo via Carlo Fea, accanto all’ambasciata afghana e rappresenta una donna afghana con indosso un burqa e delle scarpe rosse, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.

È trascorso un anno dal giorno in cui l’Occidente ha condannato l’Afghanistan, paese già martoriato da anni di guerre, ad un nuovo Medioevo“, dichiara Laika.
I talebani, in totale impunità, con le loro leggi stanno riportando indietro il paese di decenni e le donne stanno pagando il prezzo più alto.
In un anno le donne sono ‘scomparse’.
È scomparso il loro diritto di lavorare, di andare a scuola, di amare senza essere sottomesse (i matrimoni infantili sono in drammatico aumento), di mostrare il loro corpo, il loro volto.
Chi si ribella rischia arresti, torture e sparizioni forzate: in migliaia sono state arbitrariamente arrestate, torturate, rapite ed uccise“.
Laika quindi lancia l’appello: “Le donne afghane non possono essere lasciate ancora più sole.
Per questo ho deciso di sostenere l’appello di Amnesty Italia per la difesa dei diritti umani in Afghanistan: basterà scansione il QR code accanto alla mia opera per accedere al link e firmare, oppure andare direttamente sul sito Amnesty.it
Sosteniamo il popolo afghano e soprattutto le donne a difendere il proprio diritto a vivere in libertà, dignità e uguaglianza“. Kabul

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