Il Salotto IusArteLibri è giunto al suo ultimo appuntamento con i Grandi E-lettori. Nello splendido giardino del Crowne Plaza St Peter’s Rome, ha avuto l’onore di ospitare l’autrice Alessandra Necci ed il suo saggio “Isabella e Lucrezia, le due cognate”(Marsilio editori). L’ideatrice del Premio e Presidente dell’Ass.ne IusGustando avv. Antonella Sotira, ha radunato un parterre d’eccezione per presentare al pubblico le due magnifiche dame di potere: dai giornalisti Flaminia Naro e Giampiero Ventura Mazzuca all’avvocato Guido Calvi, dai magistrati Fulvio Filocamo e Angelo Martinelli, alla Presidente di Pro.do.med Silvana Campisi, all’ On.le Cosimo Maria Ferri che sarà il patron del Premio a Pontremoli.
L’avvincente biografia delle due donne icone del Rinascimento Italiano si innesta perfettamente nel file rouge della rassegna giuridica sulla vendetta e la giustizia. La delazione e la calunnia che hanno reso famosa Lucrezia Borgia vengono giustiziate dalle Necci che restituisce alla memoria una Lucrezia vittima della famiglia, madre attenta e affettuosa, donna passionale e raffinata stratega, di contro alla virtuosa Isabella che parca di sentimentalismi è sedotta dal potere, dall’arte della diplomazia e dalla sete di opere d’arte. Un libro che riequilibrando le discordanti fonti, riavvolge il nastro e come una sentenza impone ai lettori una nuova visione utile anche ad analizzare le attuali condizioni politiche del nostro Paese.
Perfetto per la sfida di IusArte, che da novembre 2017 ha posto all’attenzione di molti la necessità di un percorso di councelling giuridico che approda nel ben più ampio Progetto culturale Il Ponte Delle Legalità.
L’obiettivo dei due Progetti è quello di indurre i cittadini di ogni status ed età a confrontarsi e formarsi sui Valori e sugli Ideali, di Legalità e Giustizia, per consentire alle vecchie generazioni di tramandare ai giovani le esperienze professionali maturate nelle aule di giustizia, negli studi legali, nelle aule universitarie, nei seggi parlamentari. Un Premio che verrà associato al Bancarella e conclamato nel contesto della Tradizione dei Librai Pontremolesi per attestare ed utilizzare il Diritto come una vera eterotopia, ossia come spazio dell’umano pensare che messo in relazione a tutti gli altri spazi, realizzi la sua funzione di compensarli, neutralizzarli o purificarli.