Editoriale
IUS SOLI
15 GIUGNO 2017
– L’argomento del giorno è lo “Ius soli”, come presupposto a tutti gli altri diritti fondamentali, come quelli relativi allo studio, al lavoro, quindi alla dignità, passando anche per la pratica sportiva, come straordinaria opportunità socio culturale. Quando penso a coloro che hanno fatto tanto per migliorare la qualità della nostra vita, che ci hanno lasciato un patrimonio da custodire e che potremmo salvaguardare con un minimo d’impegno, appunto rispettando le regole, come prevede il “gioco corretto”, il fair play, mi rendo conto che loro sono stati purtroppo una illuminata minoranza, una goccia in un mare di “furbi”, di opportunisti. Ci sono questioni di fondo, molto serie, che non si risolvono con delle rappresentazioni sceniche più o meno riuscite, ma che hanno bisogno di scelte mirate, progettualità, rigore, capacità di governo, ovvero avere il coraggio di decidere per governare.
Adesso, la scommessa più grande è quella di contribuire alla causa della riconciliazione mediterranea, anche attraverso i valori del fair play e delle sue organizzazioni nazionali nelle reti europea e internazionale, in cui convergono complessivamente tra EFPM e CIFP oltre centoventi paesi. Si tratta di una via apparentemente utopica, ma diversamente reale e possibile da praticare attraverso la forza delle relazioni associative, capaci di superare barriere culturali, etniche. religiose, economiche, militari, politiche…