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In ricordo del grande Giulio Rinaldi

In qualunque ambito è giusto ricordare elementi e personaggi che abbiano valorizzato e reso prestigioso il loro luogo di appartenenza. Citando Anzio sono davvero innumerevoli i fattori storici, culturali ed archeologici che hanno contribuito alla sua famosa nomea, perché Anzio è una cittadina che ha dato natali a personaggi straordinari che con il loro talento, anche in un passato recente hanno prevalso nel mondo, dando ulteriore lustro ed importanza a questo prezioso territorio. Giulio Rinaldi è uno di questi domani 18 luglio sarà il quarto anniversario della sua scomparsa. Pugile professionista ed attore caratterista ha visto il suo esordio tra i professionisti nel 1953 conquistando il titolo italiano nei mediomassimi battendo a Roma il pugile Santo Amonti. Nell’ottobre del 1960 sconfisse in 10 round il grande Archie Moore campione mondiale della categoria il più grande tra tutti i mediomassimi. Nel 1961 ottenne per questa sua vittoria un chance mondiale contro lo stesso Moore al Madison squadre Garden di New York dove però venne sconfitto. In seguito conquistò il titolo europeo dei mediomassimi il 28 settembre 1962, battendo lo scozzese Chic Caldewood, mantenendo il titolo fino al 1966, sconfitto dal pugile: Piero Del Papa con un interruzione dal 1964 al 1965. Si ritirò dal mondo della boxe nel 1970 sconfitto da Domenico Adinolfi. E’ scomparso nel 2011 all’età di 76 anni da tempo gravemente ammalato di Alzaimer. Viene ricordato da chi lo conobbe come un uomo molto carismatico e versatile soprannominato la “tigre di Anzio” seppe tenere testa ad avversari di fama internazionale e ricopri ruoli secondari in diversi film negli anni 70′. Un vero campione che ha reso onore alla sua città.

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