Abbiamo intervistato i Mots per conoscere il loro nuovo singolo “Promised Land”, un brano che esplora il tema dell’amore in modo non convenzionale, utilizzando metafore e simbolismi legati alla terra promessa. Il testo mescola citazioni sacre con descrizioni dei paesaggi desertici tipici di questo luogo mitico, mentre riflette sulla vulnerabilità di chi si sente piccolo di fronte all’amato, assimilato a Madre Natura. La musica accattivante e sensuale si sposa perfettamente con il testo, portando l’ascoltatore a immergersi nei sentimenti e nei paesaggi evocati dalla terra promessa.
Ciao, benvenuti sulle pagine de L’Eco del Litorale. Chi o cosa vi ispira nel fare musica?
Ciao e grazie per lo spazio che ci dedicate. Ovviamente la passione per la musica è un bellissimo sprone, ma anche l’opportunità che la musica offre nel potere esprimere il proprio pensiero è un motivo molto valido per continuare a scrivere.
Ci sono delle canzoni che considerate punti di svolta nel vostro percorso artistico? Se sì, quali e perché?
Nel primo ep 7084 c’è una canzone che si intitola Jolly Roger che è il brano che ha dato vita ai MoTs e che rappresenta anche l’anima della band. Tra le ultime pubblicazioni forse Promised Land ci rappresenta molto bene per la fusione che musica e parole sono riuscite a creare.
Potreste descriverci il vostro processo di scrittura?
Generalmente Nichel crea la musica e Osea seguendo il senso della musica scrive un testo. A volte interveniamo ognuno nel campo dell’altro a volte capita che ci scambiamo i ruoli. Ma la linea guida rimane Nichel musica Osea parole.
Avete mai affrontato momenti di incertezza o ripensamento riguardo al vostro percorso artistico? Se sì, quali difficoltà avete dovuto superare?
Credo che sia più individuale la questione. In due ci si da sempre una mano. Perché ovviamente fare musica non è semplice anche se molto piacevole. E capire che tipo di musica fare non è una cosa semplicissima. Fortunatamente i MoTs hanno avuto le idee chiare fin da subito nell’intraprendere la strada dell’elettropop.
Qual è stata l’ispirazione principale dietro la creazione del vostro ultimo singolo?
Come sempre è il senso della musica che detta l’ispirazione del testo, è la musica che suggerisce atmosfere e stati d’animo da trasformare in parole. Nel caso di Promised Land l’idea musicale di Nichel mi ha trasportato direttamente nel mondo che ho cercato di descrivere nel testo.
Potreste condividere il momento esatto in cui l’idea per questo brano vi è venuta in mente?
Certo nel momento in cui Nichel mi ha inviato la traccia audio l’idea per Promised Land ha cominciato a prendere forma. Le prime parole del testo sono uscite e da li con un po di lavoro ho completato il testo.
Cosa possiamo aspettarci dalle vostre future produzioni musicali? Quali sono i vostri prossimi progetti?
Intanto finiamo la registrazione di questo ep che uscirà a maggio. Poi sicuramente ci metteremo a scrivere nuovamente.