fbpx

I BIANCONERI AI MONDIALI

SZCZESNY 7 Davy Crockett sugli spalti di Fort Alamo. Spuntano francesi da tutti gli angoli e Wojciech respinge l’umanamente respingibile, anche di più, ma capitola fatalmente un attimo prima dell’intervallo. Torna a casa da strenuo eroe della gente di là dall’Oder.

DANILO 6,5 In questo Brasile giocare da terzino è penalizzante, si rischia di rimanere ai margini. Eppure Danilone nostro si ritaglia spazi di gioco e di presenza in avanti e in mezzo. Dietro, chiude con la solita autorità. Staffetta con Bremer, da bravi fratelli bianconeri.

BREMER 6 Nulla da rilevare, salvo una presa di ascensore per salire più o meno alle altezze di CR7. Gleison è uno tosto.

ALEX SANDRO N.G. In officina riparazioni, non è una novità.

McKENNIE 6 Sembra la statua della Libertà in mezzo al campo. Smista palloni con continuità, li chiama e li rismista. Arriva al tiro dal limite ma manda alto. Insomma non si annoia, lui. E’ la sua nazionale che è noiosa. Un altro che torna a Torino senza conseguenze fisiche.

PAREDES N.G. DesaParedesido…

RABIOT 7 Mezzala senza macchia e senza paura. Sbaglierò, ma mi sembra più tirato a lucido, come se nella Juve giocasse sovrappeso e sotto…”mamma”. Dialoga con costrutto con i compagni di reparto e se chiamato a contrastare, tira fuori una certa tigna, che alla Juve mai si era vista. Contribuisce con la concretezza alla vittoria “blues”, più che con l’isolata qualità.

KOSTIC N.G. qualche giorno di riposo e poi si riparte alla Continassa.

DI MARIA N.G. Condizioni fisiche non ottimali. Non gli resta che usare una bottiglietta d’acqua come maracas.

MILIK 5,5 Come il limone aggiunto ad una maionese impazzita: semplicemente inutile e fuori luogo. La classica riprova di un C.T. indeciso e pavido. E fuori dal mondiale.

VLAHOVIC N.G. Pubalgia permettendo, la fase finale della stagione è bell’e che servita.

Seguiteci sulla nostra pagina Facebook e su Ecopalletsnet

Gestione cookie