Si è tenuta a Poggio Rota, in Toscana, la nuova performance di Nora Lux sul suo ultimo progetto UNUS MUNDUS in 6 stanze. Coerente con i precedenti V.I.T.R.I.O.L.U.M. (2017-2019) e SOLVE ET COAGULA (maggio 2020), l’artista è tornata all’esplorazione dalle viscere terrene alle fornaci ardenti, ripensando ad un nuovo modo di performare ed entrare in contatto profondo con i luoghi in cui agisce.
La tragica emergenza sanitaria del Covid-19 e le successive settimane di lockdown, infatti, hanno portato inevitabilmente a ripensare il concetto stesso di arte e la sua fruizione. L’artista inizia così a riflettere su come poter comunicare le sue performance in modo originale e coerente con il momento storico, mettendolo subito in atto con SOLVE ET COAGULA (diviso in due momenti: Mutaforma Fase 1 e Fase 2).
Il nuovo modo di performare viene perfezionato nella seconda fase del progetto che è coinciso con la Giornata Mondiale della Biodiversità. Le immagini nella natura si sono trasformate in performance online condivise sincronicamente con il pubblico sulla piattaforma social di Facebook.
Due dirette sincroniche su due canali differenti, realizzate con due smartphone ad inquadratura verticale che hanno ripreso sullo stesso asse: uno in soggettiva “attaccato” al corpo dell’artista ed uno in campo lungo poco distante dalla scena. Il tutto, per una durata complessiva di 12 minuti.
Una terza ripresa, poi, ha riguardato il totale, e l’azione è diventata documento stesso dell’opera: essere medium nei media.
Da questa nuova metodologia nasce il progetto UNUS MUNDUS in 6 stanze. Sei stanze in 6 mesi (una al mese) fino alla fine del 2020.
Azioni performative on line nella natura in concomitanza del Plenilunio, del Solstizio d’Estate e infine del Solstizio Invernale con il quale si chiude il progetto.
LE DATE
20 giugno ore 20.00 Stanza 1
3 agosto ore 20.00 Stanza 2
2 settembre ore 20.00 Stanza 3
1 ottobre ore 20.00 Stanza 4
30 novembre ore 20.00 Stanza 5
21 dicembre ore 20.00 Stanza 6
NOTE DEL’AUTRICE
“La Terra, la Pietra e gli Astri sono la scrittura oltre lo spazio e il tempo, in una connessione tra la terra, il cielo, e l’uomo. È attraverso le nozze tra l’alto e il basso che fluisce l’energia primordiale. Una memoria continua, infinita, attraverso gli elementi della natura selvaggia e salvifica.
Mi sono recata sul luogo che rappresenta i Boschi Sacri Etruschi delle mie immagini, e al tramonto ho seguito la posizione dei raggi solari attraverso le fessure tra una pietra e l’altra del cerchio megalitico, nella coscienza del tempo di ognuno e nella condizione ambientale che più ci appartiene.
Attraverso questa azione, su più livelli, chi guarda riflette sulla ripetitività della propria quotidianità, o al contrario sul grado di forza che si manifesta nel proprio tempo”.
(Nora Lux)