Ormai da alcuni decenni il fenomeno dei writer ha invaso le città, infatti migliaia di giovani in tutto il mondo decidono di esprimere la loro arte con le bombolette sugli edifici pubblici.
I writer hanno come scopo il farsi conoscere da tutta la loro città o dal loro quartiere e lo fanno in due modi:
-Creando “Pezzi” sempre più eleborati e disegnati con più attenzione.
- Riempendo tutti gli spazi possibili, coprendo tutto il quartiere con il proprio nome, e questi ultimi sono i più diffusi e sono chiamati Writer di Bombing.
Un writer che si rispetti ha tre modi per farsi conoscere:
-Il tag ovvero solo il proprio nome d’arte che serve appunto per il Bombing.
-Il Flop, cioè solo le prime due iniziali del nome scritte in grassetto e colorate, questa è il primo esempio di street art.
-Ed infine il Pezzo vero e proprio ovvero la massima espressione per un writer, e ogni persona che si può definire tale cerca solo una cosa, disegnare un nuovo pezzo più bello dell’ultimo per migliorarsi ed essere il più famoso della città in cui vive.
Nonostante non ce lo si aspetti vi è una forte competizione tra i writer, numerose infatti sono le litigate per un pezzo “steccato”, cioè un writer che cancella un pezzo di un altro writer per farne uno proprio sopra di esso.
Ma il writing è una nuova forma di arte contemporanea oppure un semplice atto di vandalismo pubblico che pertanto va giustamente perseguito dalla legge?
Molti comuni hanno deciso di iniziare ad apprezzare questa forma artistica assumendo “Graffittari” per abbellire il suolo urbano, ma allora perché la maggior parte di essi sono perseguitati da dalla legge? Perché i governi trattano il writing come un atto di vandalismo e i suddetti writer sono legalmente perseguitati?
La risposta è semplice, infatti essi temono i graffiti, perché possono essere sfruttati come propaganda antigovernativa e perché possono danneggiare edifici privati a danno del proprietario, ma tutto questo non ferma e non fermerà mai i writer stessi che guidati da una passione, sfidano la polizia in infiniti giochi alla “gatto e topo” superando qualsiasi ostacolo li separi dal loro obbiettivo che può essere l’introdursi in edifici chiusi, disegnare ad altezze elevate o sfuggire ripetutamente alle “Guardie”.
Il Writing ormai fa parte del paesaggio urbano, diventando una parte unica ed originale della realtà in cui viviamo, che non può che abbellire le nostre città.
Francesco Tedone