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Eterni fanciulli: generazione o stile di vita?

Un mondo velato quello dei giovani di oggi, che, co
nservando rinomati segreti,
afferma numerose perplessità; ma cosa percorre ques
to fiume di idee adolescenziali?
La vita del fanciullo è un monologo: non importa ch
i sia presente in quel momento,
su quel palco, difronte a quella folla di persone;
loro pubblicano pensieri
nell’atmosfera. Incoscienti della loro importanza,
si sminuiscono l’un l’altro come
pietre lanciate in acqua: cosi leggere da compiere
incredibili salti. Non si cibano di
sfumature eccedenti, la loro curiosità è attratta d
a piccole inezie che contemplano la
quotidianità. Vivono di istanti: non importa la dur
ata, ma l’importanza che riescono a
concedere a quel millesimo di secondo; quasi imperc
ettibile per un adulto. Istanti
melodici, adornati di note musicali. La musica dive
nta cosi il loro diritto di
espressione; un passo immaginario con entrata nella
propria Narnia, la loro casa, il
loro focolare. Riuscendo a modificare una Terra cos
i complicata da intendere,
riuscendo a fare della propria mela giornaliera un
semplice sol diesis. Due semplici
auricolari, alimentandosi di ansie e problematiche
leggiadre, portano il fanciullo ad
errare tra agglomerati di stelle: la grande nuvola
di luce.
Ludovica Monghese
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