Elezioni lombarde 2023
Elezioni regionali lombarde 2023. Domenica si vota per le regionali Lombarde, vediamo come: Tutto pronto per il voto con le urne che si apriranno domenica 12 (dalle ore 07:00 alle ore 23:00) e lunedì 13 febbraio (dalle ore 07:00 alle ore 15:00) in contemporanea con la regione Lazio.
Per votare, l’elettore deve presentarsi al proprio seggio di riferimento munito della tessera elettorale e un documento di riconoscimento valido.
In totale saranno quattro i candidati in corsa alle elezioni Lombardia 2023: Attilio Fontana (centrodestra), Pierfrancesco Majorino (Pd e Movimento 5 Stelle), Letizia Moratti (lista civica e terzo polo) e Mara Ghidorzi (Unione Popolare). Oltre che per il presidente, si voterà anche per eleggere i 79 consiglieri regionali.
Le persone che non possono deambulare, potranno apporre come di diritto il loro voto a domicilio.
Come si vota
Alle elezioni regionali Lombardia 2023 il voto può essere espresso in quattro modi:
- votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione; tale manifestazione di voto non comporta alcuna attribuzione di voto alla lista o alle liste provinciali collegate;
- votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle liste a esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste;
- votare disgiuntamente per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle altre liste a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste;
- votare a favore solo di una lista; in tale caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato Presidente della Regione a essa collegato.
Nelle liste provinciali plurinominali è prevista l’alternanza di genere, con uno stesso sesso che non può superare il 60% del totale dei candidati. Si può esprimere fino a due preferenze mantenendo sempre la doppia preferenza di genere: basta scrivere i cognomi dei due candidati di sesso diverso appartenenti alla stessa lista.
Infine alle elezioni regionali in Lombardia è ammesso il voto disgiunto, ovvero votare per un candidato alla carica di presidente della Regione e poi per una delle altre liste a esso non collegate.